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MANICA (PD) – INTERROGAZIONE * MONTE BONDONE: « BACINO IDRICO PER INNEVAMENTO PISTE DA SCI, QUANTI SONO I SITI INDIVIDUATI DA TRENTO FUNIVIE? »

Scritto da
19.33 - giovedì 2 febbraio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Quanti e quali bacini sul Monte Bondone. Da anni ormai si parla di un nuovo bacino di raccolta dell’acqua per l’innevamento delle piste da sci del Bondone. Ultimamente sono apparse notizie di 12 siti differenti, individuati da Trento funivie, dove costruire un bacino di raccolta con una capacità di 90mila metri cubi.

La delicatezza dell’ambiente montano, l’impatto sull’equilibrio idrologico del Monte sopra Trento, con le diverse sorgenti che alimentano gli acquedotti dei comuni “bondoneri”, la compatibilità con il ventilato progetto di un enti parco per valorizzare il territorio impongono una scelta ponderata e condivisa.

Sulla questione il consigliere Alessio Manica ha depositato una interrogazione per chiedere alla Giunta provinciale quali scelte intende fare, a che punto è l’istruttoria provinciale per l’individuazione del sito più adatto e chi dovrà poi farsi carico dei costi di costruzione e mantenimento considerando che nelle intenzioni di Trento Funivie il bacino dovrebbero servire non solo per l’innevamento artificiale, ma anche per eventuali emergenze idriche, per l’irrigazione e come “attrazione turistica” nei mesi estivi. Si coglie l’occasione anche per porre all’attenzione della stampa anche l’iniziativa del Presidente della Circoscrizione Bondone, dott. Benetti Alex, che sul tema ha presentato un’interrogazione nelle scorse giornate al medesimo scopro di chiarire la situazione.

 

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Gruppo consiliare PD del Trentino

 

 

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Interrogazione n. Quanti bacini sul Monte Bondone.

Da anni ormai si parla di un nuovo bacino di raccolta dell’acqua per l’innevamento delle piste da sci del Bondone.
A quanto pare Trento Funivie, la società che gestisce gli impianti del Monte Bondone, il cui maggiore azionista è Trentino Sviluppo, ha individuato 12 siti differenti potenzialmente adatti per la costruzione del nuovo bacino. Impianto che, se sono veri i numeri riportati dal presidente Fulvio Rigotti, dovrebbe portare la disponibilità d’acqua dagli attuali 60 mila metri cubi a 210 mila, aggiungendo quindi un invaso da 150.000 mc.

Non è chiaro dove dovrebbe collocarsi il nuovo bacino, o i nuovi bacini, visto il numero dei siti individuati. Secondo resoconti giornalistici, pare che nell’ultima assemblea straordinaria dei soci di Trento Funivie tenutasi nel mese di gennaio il Presidente Rigotti abbia affermato che le ipotesi prospettate in passato di realizzare un bacino artificiale sulla nella piana delle Viote siano state accantonate, perché considerate troppo impattanti, e che si stia lavorando per una collocazione alternativa, ad alta quota e che abbia una valenza non solo di serbatoio per l’innevamento artificiale, ma anche per eventuali emergenze idriche, per l’irrigazione e con possibile utilizzo turistico con area balneabile.
La risorsa idrica va sempre maneggiata con cura e attenzione. A maggior ragione quando riguarda luoghi con un delicato equilibrio naturale come sono gli ambienti alpini.

É evidente che i motivi che reggevano le resistenze ad un nuovo bacino di stoccaggio nella Piana delle Viote, estrema variabilità delle sorgenti, il delicato equilibrio idrico, il forte impatto ambientale, non possono non essere presi in considerazione anche per valutare le ipotesi alternative che pare abbia trovato Trento Funivie.

Ve anche messo sul piatto, per la realizzazione di un nuovo bacino per l’innevamento artificiale, quanto questo impianto possa collimare, o confliggere, col progetto recentemente avanzato di costituire un ente parco, coinvolgendo ASUC e i diversi comuni che gravitano attorno al Monte, per tutelare il territorio del Bondone.

Tanto premesso interrogo il Presidente della Provincia e l’Assessore competente

1. per sapere quanti e quali siano effettivamente i siti individuati da Trento Funivie come possibili sedi di un bacino idrico finalizzato principalmente al sostentamento degli impianti di innevamento sul Monte Bondone;

2. quanti e quali di questi siti si trovano su proprietà delle Asuc, quanti e quali su proprietà privata o su proprietà comunale;

3. a che punto è l’istruttoria provinciale per l’individuazione del o e dei siti adatti, chi eventualmente dovrà farsi carico dei costi di costruzione e mantenimento considerando che nelle intenzioni di Trento Funivie dovrebbero servire non solo per l’innevamento artificiale, ma anche per eventuali emergenze idriche, per l’irrigazione e con possibile utilizzo turistico nei mesi estivi.

 

A norma di regolamento chiedo risposta scritta.

 

 

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cons. Alessio Manica

 

 

 

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Interrogazione ai sensi dell’ex art. 27, comma 2, lett. e del Regolamento del decentramento

Oggetto:

Premesso che la Circoscrizione ha già espresso i propri dubbi su un nuovo bacino artificiale da realizzare alle Viote per la mancanza di derivazioni e di corsi d’acqua indispensabili per alimentarlo naturalmente e per l’esistenza di un bacino di stoccaggio in zona malga di Mezavia. L’attuale bacino presenta problemi di stagnazione che non permette di riempirlo totalmente e richiederebbe un intervento di manutenzione e una valutazione di ampliamento se ritenuto utile.

La Piana delle Viote e il complesso montuoso del Monte Bondone ha un evidente mancanza di acqua testimoniato dal documento di Novareti con nota 10524 di data 21 agosto 2019. Il documento riporta che le sorgenti presenti in tale zona sono per natura estremamente variabile nell’erogazione, pertanto l’intero acquedotto presenta delle frequenti criticità che si fanno più insistenti nei periodi di magra. Il documento di Novareti continua sostenendo che qualsiasi intervento che possa alterare l’attuale equilibrio idraulico della zona sia da ritenere pericoloso e da evitare e che tale posizione sarebbe da rivedere qualora venisse realizzato il collegamento con la rete di acquedotto di fondovalle che permetterebbe di garantire l’adeguato apporto idrico durante i periodi più critici. Questa criticità sollevata dall’ente è di forte preoccupazione per le popolazioni che vivono ai piedi del Monte Bondone e che utilizzano l’acqua proveniente dalle poche sorgenti a monte dei paesi.

Attraverso i media locali l’Assessore al Turismo della Provincia Autonoma di Trento Failoni ha dichiarato: “I bacini in quota servono per almeno quattro motivi: garantire l’innevamento, garantire l’approvvigionamento idrico all’agricoltura in caso di siccità, come contorno al turismo estivo montano, come riserva d’acqua in caso di incendio. Ci permettiamo di suggerire un quinto punto relativo alla garanzia di una portata d’acqua in grado di raggiungere il minimo vitale per garantire la biodiversità dei corsi d’acqua in caso di siccità, come sempre più spesso accade.

Ciò premesso, se queste sono le motivazioni che giustificano detta infrastruttura si dovrebbe affidare alla società funiviaria solo la realizzazione e la manutenzione ordinaria e straordinaria. L’ utilizzo dello stoccaggio idrico dovrebbe invece rimanere nella piena disponibilità dell’ente pubblico ed essere utilizzato al bisogno, a prescindere dalla possibilità di averlo pieno o meno. Solo in questo modo possiamo mantenere l’acqua come bene pubblico primario garantito ad uso primariamente civile. Diversamente succederebbe, come nel luglio del 2022, che con il bacino di Malga Mezavia vuoto i pesci nel torrente a valle morirebbero.

Da quanto riportato dai media si evince che Trento Funivie e l’assessorato al turismo della Provincia Autonoma di Trento ha individuato 12 possibili siti alle Viote in cui collocare il bacino artificiale. Al momento però non siamo a conoscenza dei luoghi scelti.

Alla luce di quanto sopra, il Consiglio Circoscrizionale interroga il Sindaco e la Giunta Comunale

Di farsi portavoce con la Provincia Autonoma di Trento per sapere quali nuovi siti sono al vaglio.

Di farsi portavoce con la Provincia Autonoma di Trento per valutare l’ipotesi di manutentare il bacino di Mezavia.

Vista la scarsità d’acqua della zona che viene fornita da acquedotto in isola, si chiede se si ritiene più opportuno garantire prioritariamente l’approvvigionamento idrico ad uso civile per il Bondone,

Si chiede se si ritiene indispensabile, in caso di realizzazione, e visto l’uso esclusivo dell’acqua da parte di Trento Funivie, mantenere l’uso dell’acqua stoccata in mano all’ente pubblico per garantire gli altri utilizzi previsti dalla Provincia Autonoma di Trento.

 

 

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dott. Alex Benetti
Presidente Circoscrizione Bondone

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