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MAESTRI (PD) – INTERROGAZIONE * SANITÀ: « QUANTI SONO AD OGGI I “DIRIGENTI INFERMIERI” NELL’ORGANIGRAMMA DELL’APSS TRENTINA? »

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09.56 - lunedì 21 agosto 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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MA QUANTI DIRIGENTI CI SONO ALL’ A.P.S.S.? Interrogazione di Lucia Maestri sui “dirigenti infermieri” che lavorano negli uffici dell’A.P.S.S. Accanto alle ripetute “infornate” di nomine dirigenziali interne alla Struttura dell’A.P.S.S., la Consigliera del PD Lucia Maestri ha osservato anche la presenza di un alto numero di “dirigenti infermieri” assegnati agli uffici amministrativi della stessa Azienda.
Per comprendere ruoli, mansioni e compiti di queste figure dirigenziali, la Consigliera Maestri ha depositato in questi giorni una interrogazione mirata a capire perché, a fronte di una domanda urgente di professionalità infermieristiche che sale dal sistema ospedaliero, molti infermieri siano assegnati a compiti amministrativi dentro la macchina burocratica dell’A.P.S.S.. Quanti sono questi “dirigenti infermieri”; cosa fanno e per quanto tempo e se gli stessi non possano essere destinati al sistema ospedaliero, affidando ad altri competenti le materie delle quali oggi tali dirigenti si occupano nel labirinto burocratico dell’A.P.S.S. Sono queste le domande che l’esponente del PD pone alla Giunta provinciale, auspicando una pronta ed esaustiva risposta.

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Interrogazione n.

MA QUANTI DIRIGENTI CI SONO ALL’ A.P.S.S.?

Mentre assistiamo, con crescente frequenza, a nuove “infornate” di nomine dirigenziali in seno all’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, evidente-mente effettuate per completare organici ma fors’anche per “sistemare” qualcuno in vista delle elezioni che si avvicinano a grandi passi, abbiamo anche osservato la presenza di un alto numero di “dirigenti infermieri” che lavorano presso gli uffici dell’A.P.S.S., nella sede di via Degasperi a Trento.
E’ palese che il singolo Consigliere provinciale non possa conoscere nel dettaglio e secondo le esigenze funzionali, organigrammi e posizioni dei dipendenti dell’A.P.S.S., ma il dato di queste presenze e quella che appare come una certa nebulosità circa i compiti di tali “dirigenti infermieri”, pongono alcuni quesiti che investono direttamente le sfere di competenza dell’attività di controllo, imposte dalle regole della democrazia parlamentare agli esponenti delle Minoranze.

Quanti sono e cosa fanno questi alti funzionari, diventano insomma le domande più pressanti, anche a fronte del bisogno strabordante di infermieri che emerge dal sistema ospedaliero provinciale e non solo. Certamente questi dirigenti svolgono, presso gli uffici dell’A.P.S.S., compiti preziosissimi e ricoprono ruoli indispensabili per lo sviluppo della sanità trentina ed è proprio questo che si vuole conoscere, per evitare di cadere nel pregiudizio dell’immagine, tipicamente italica, di un “esercito” ricco di generali e scarsissimo di truppa. Ma non basta. Dal sito dell’ A.P.S.S. risulta anche una ricca graduatoria di infermieri transitati dal ruolo di “caposala” a quello di “diri-gente”, senza peraltro specificare i motivi di tale promozione e le competenze di tali nuovi dirigenti, ovvero cosa e come dirigono.

Ciò che conta insomma è capire. Capire oltre le fumoserie dei linguaggi burocratici; capire cosa fa la dirigenza di un sistema complesso e quali potenzialità la stessa esprime; capire numeri ed esigenze, ma anche obiettivi e risultati; capire certe scelte e certe cancellazioni di servizi; capire insomma, perché solo così si riesce ad essere trasparenti e chiari.

Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

– quanti sono, a tutt’oggi, i “dirigenti infermieri” nell’organigramma dell’ A.P.S.S. trentina;

– quanti di costoro prestano attualmente servizio presso gli uffici della medesima Azienda e con quali compiti specifici;

– in quale quadro programmatorio rientrano tali compiti e con quale durata temporale degli stessi;

– se, in un’ottica di maggiore razionalizzazione delle risorse umane, queste figure dirigenziali non possano essere destinate, più proficuamente, al servi-zio presso gli ospedali di territorio, che esprimono una urgente domanda di personale qualificato e che sono così cari alla “politica” sanitaria di questa Giunta provinciale.

A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.

 

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Cons. Lucia Maestri

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