(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il recente rapporto della Banca d’Italia sull’andamento complessivo dell’economia provinciale si muove fra qualche luce e molte ombre, sia per ragioni esterne al sistema locale, sia pere una sostanziale carenza di politiche provinciali adeguate alla complessità del momento.
Su tali temi e sull’assenza di una chiara scelta della programmazione come metodo di governo, la Cons.a del Pd del Trentino Lucia Maestri ha depositato una approfondita interrogazione che mette in risalto proprio la rinuncia della maggioranza provinciale ad una seria politica programmatoria, in senso ampio e soprattutto nei delicati settori economici.
Maestri interroga la Giunta per sapere come la stessa valuta l’andamento economico provinciale che vede una crescita del Pil ferma allo 0,7% e le prospettive future; le ragioni per le quali non si è scelto il metodo della programmazione come strumento portante delle politiche economiche; qual’è oggi il livello di partecipazione sociale alle definizione di tali politiche e quale il grado di coinvolgimento delle Organizzazione Sindacali e se, infine, si intende attivare un nuovo e più largo dialogo con tutte le forze presenti in questo scenario, anche attraverso una grande riflessione comune e partecipata.
Cons.ra provinciale Lucia Maestri PD del Trentino
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