(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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250 anni della Riforma scolastica Teresiana. In un mondo sempre più omologato sta nella responsabilità di ognuno di noi tenere accese le fiaccole che illuminano la strada che le nostre comunità trentine e sudtirolesi hanno percorso. Insieme.
Ed un territorio come il nostro deve fare della propria storia il baluardo per il futuro. Una data fondamentale resta il 6 dicembre 1774 dove nel Tirolo storico, trovò applicazione la cosiddetta “Riforma Teresiana”; una vera e propria rivoluzione scolastica, che consentì a tutti bambini e bambine di qualsiasi ceto sociale dell’Impero Austro-Ungarico di accedere gratuitamente al servizio scolastico.
La riforma considerata epocale, si basava sulla volontà dell’illuminata Maria Teresa d’Austria di abbattere l’analfabetismo e “rendere lucide, sensate e oneste le menti popolari, senza che esse siano soggiogate dalle superstizioni”. Tutti i bambini e le bambine dell’Impero dai 6 anni ai 12 anni ebbero l’obbligatorietà di frequentare la scuola che nelle Trivialschule (Scuole rurali) si poneva 3 obiettivi: “saper leggere, saper scrivere e saper fare i conti”. Tale riforma consentì nel solo Tirolo italiano di poter erigere ben 69 scuole elementari capaci di raggiungere i territori in maniera capillare. Ciò coinvolse ovviamente anche il Tirolo tedesco con altrettanti interventi.
Tale riforma, poi implementata a metà dell’ottocento del secolo scorso, portò il Tirolo storico a registrare nei primi anni del ‘900 un crollo dell’analfabetismo, attestandolo a poco meno del 2%; secondo l’Annuario statistico Italiano di quegli anni infatti nel Regno d’Italia, su 4 milioni di potenziali utenti, gli iscritti alle scuole erano poco più di 3 milioni e solamente 1,7 milioni coloro che avevano terminato con successo gli studi. Fermo restando che nel Tirolo storico erano 8 le classi da frequentare, mentre nel Regno d’Italia erano 6. Nel primo censimento post Trattato di Versailles, ovvero del 1921, l’allora regione della Venezia Tridentina registrava una quota di analfabeti vicino al 2%, con la vicina Regione Veneta che si attestava al 15% e Sicilia e Calabria vicine al 50%.
Risultati sorprendenti che dimostrano ancora un volta come le radici comuni storiche e culturali delle due Province Autonome della nostra Regione Trentino – Alto Adige/SuedTirol siano da sempre state connesse alla MittelEuropa. Per questo è stata depositata una mozione per impegnare la Provincia a collaborare con la Provincia di Bolzano per celebrare tale anniversario ed istituire la “Giornata della Cultura”. Perché il pensiero di Maria Teresa d’Austria non è terminato e la volontà della politica trentina deve esser quella di celebrare la sua cultura e la sua storia.
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Walter Kaswalder
Consigliere Provinciale Patt