(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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“È con profonda preoccupazione che osservo come il lavoro femminile sia ancora oggi afflitto da differenze retributive e pratiche discriminatorie basate sul genere. Un sistema equo e inclusivo deve necessariamente fondarsi sul riconoscimento della parità di genere anche nelle condizioni salariali.
Uno studio condotto nel 2022 da ASTAT ha rivelato che nel 2020 la retribuzione media giornaliera nel settore privato (che include sia il personale dipendente a tempo pieno che a tempo parziale) ammontava a 103,2 euro. Tuttavia, emerge chiaramente una significativa disparità tra uomini e donne: mentre gli uomini percepivano in media 116,6 euro al giorno, le donne guadagnavano mediamente solo 82,2 euro. Il Gender Pay Gap si attestava quindi al 29,5% (dato analogo a quello dei dipendenti pubblici, pari al 29,3%). Questa differenza retributiva risultava ancora più accentuata all’aumentare dell’età considerata, suggerendo che le pause lavorative per maternità e le assenze legate alle responsabilità familiari avessero un ruolo determinante nel divario salariale di genere.
Di fronte a queste disuguaglianze, ho deciso di presentare una proposta di legge provinciale composta di 5 capi e 16 articoli, mirata a soddisfare queste esigenze fondamentali. La mia proposta si ispira e fa riferimento alla conferenza sul tema, organizzata dall’Onorevole Alessia Ambrosi di Fratelli d’Italia e da Accademia di Diritto, che ha visto la partecipazione del Presidente della Commissione Giustizia, Ciro Maschio.
La proposta di legge include una serie di interventi volti a promuovere la parità retributiva, favorire il reinserimento delle donne nel mondo del lavoro, contrastare le pratiche discriminatorie e promuovere forme di conciliazione tra lavoro e famiglia. Tra le misure previste vi è l’istituzione di un attestato provinciale di parità di genere, disposizioni per contrastare i licenziamenti discriminatori e promuovere il reinserimento sociale e lavorativo delle donne vittime di violenza.
Inoltre, sono previste disposizioni per favorire la formazione professionale delle donne disoccupate e campagne di sensibilizzazione sulla tematica del lavoro femminile e della discriminazione di genere.
Si tratta di un disegno di legge ambizioso e innovativo. Siamo consapevoli che il tempo a disposizione per l’iter legislativo prima della conclusione della legislatura sia limitato. Tuttavia, abbiamo lavorato seriamente su questa proposta perché è una necessità urgente. Sarà il primo disegno di legge che ripresenteremo dopo le elezioni provinciali di ottobre” – E’ quanto dichiarato da Marco Galateo, Capogruppo di FDI in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano e Regione Trentino – Alto Adige.
