(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Con la scomparsa di Alberto Robol se ne va un protagonista singolare della classe dirigente che ha governato e trasformato il Trentino nella seconda metà del ‘900. Singolare per il suo continuo tessere filosofia e politica concreta, e per il suo citare Kennedy o Martin Luther King tanto prendendo la parola dallo scranno del Senato, quanto intervenendo in una serata elettorale nel più piccolo comune.
Un approccio atipico alla vita politica e del suo partito, la DC, che gli è valso grande seguito e brusche cadute. Un approccio però sempre coerente, che, guardandolo a ritroso, collega il suo aderire giovanile al pacifismo di Giorgio La Pira con il ruolo di Reggente, mezzo secolo più tardi, della Campana dei Caduti di Rovereto. In questo giorno triste, la Giunta comunale si stringe attorno all’amico e consigliere Andrea.
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Franco Ianeselli
Sindaco di Trento