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FONDAZIONE CARITRO * FESTIVAL ECONOMIA TRENTO: SCHÖNSBERG, « NUOVI PERCORSI DI “CO-INNOVAZIONE”, PER LA GENERAZIONE DI IMPATTO SOCIALE »

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17.19 - sabato 27 maggio 2023

«Innovazione di Pmi e non profit: dalla sperimentazione alla sostenibilità. Dalla ricerca risposte veloci per il territorio». Presentata al festival dell’economia la nuova edizione di Foundation open factory.

Fondazione Caritro ha fatto gli onori di casa oggi a palazzo Calepini che, oltre ad essere una delle due sedi della Fondazione, è uno dei luoghi del Festival dell’Economia di Trento. Il saluto inziale del presidente di Caritro, Carlo Schönsberg, ha introdotto l’incontro in cui sono stati illustrati i “Percorsi di co-innovazione per la generazione di impatto sociale”.

Percorsi sui quali si stanno muovendo insieme le fondazioni di origine bancaria (Caritro, Cariverona, Cariparo e Sparkasse), con Fondazione Vrt per la valorizzazione della ricerca trentina e Elis innovation Hub. Il progetto che li unisce è Foundation Open Factory: innovazione aperta e collaborativa, mettendo a sistema gli attori del territorio e le realtà d’eccellenza, sostenendo l’importanza della propensione all’innovazione degli enti del terzo settore e facilitando la creazione di nuove opportunità di filiera a favore del sistema territoriale.

«Siamo qui per capire cosa fare di questo progetto domani, nel futuro» ha spiegato la direttrice di Fondazione Caritro, Anita Penati durante la riflessione proposta. «Lo facciamo ripartendo dagli obiettivi raggiunti ossia la co-innovazione e il coinvolgimento di più territori. Quello che ci aspetta ora, ripartendo da qui nelle nuova edizione di Fof, è lavorare alla sostenibilità dei progetti avviati». Progetti che hanno un forte impatto sociale e che sono stati illustrati da Luciano De Propris, di Elis, nel corso del panel di questo pomeriggio, dando voce ai diretti interessati tra cui molte associazioni non-profit.

«Perché una fondazione di origine bancaria deve fare una cosa del genere» ha chiesto provocatoriamente Roberto Saro, direttore di Capiraro incalzato dal giornalista de Il sole 24 ore Luca De Biase. «Abbiamo offerto a realtà non profit del terzo settore una logica diversa attraverso la quale fare innovazione. Noi investiamo nel profit per avere un patrimonio che ci permetta di fare cose come queste». E il futuro per Saro va nella direzione di «potenziare queste sfide, perché l’interesse riscontrato anche oggi ci indica che siamo sulla strada giusta».

Al fianco delle fondazioni di origine bancaria in questo progetto c’è anche Fondazione Vrt, come ha spiegato il presidente Stefano Milani: «Fondazione Vrt ha sviluppato in questi anni un approccio innovativo alla ricerca, introducendo un nuovo modello di finanziamento e andando a sostenere i progetti con forte impatto sociale. Scegliamo e finanziamo, in tempi estremamente rapidi, i migliori progetti, sulla base di criteri trasparenti, quali l’innovazione, la sostenibilità nel lungo periodo, i curriculum e la governance femminile.

Negli ultimi tre anni abbiamo sostenuto la ricerca trentina, finanziando 67 progetti, a fronte dei 320 candidature, in tre ambiti: le persone, il pianeta, la montagna e lo sport. Le ricadute hanno interessato oltre 60 milioni di persone. La qualità dei progetti e i risultati ci consentono oggi di estendere il nostro contributo con la collana di libri dedicata a grandi temi di attualità. Il primo volume ha riguardato le soluzioni offerte dalla ricerca a contrasto dell’emergenza Covid, a cui seguirà, nei prossimi mesi, il secondo volume sull’urgenza e i vantaggi della parità di genere nel mondo del lavoro».

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