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FLP – TRENTINO * INTESA AGENZIA DOGANE MONOPOLI – PROCURE REPUBBLICA TRENTO E BOLZANO: VETRONE, « DUBBI SUI RISULTATI PROVENIENTI DAI PROTOCOLLI, C’È CHI PARLA DALL’INTERNO DEL PALAZZO AFFACCIANDOSI POCO ALLA FINESTRA »

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22.01 - sabato 9 luglio 2022

Abbiamo letto dagli organi di informazione, con attenzione e con soddisfazione di un protocollo d’intesa siglato ieri tra il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Marcello Minenna ed i procuratori della Repubblica di Trento e di Bolzano Sandro Raimondi e Giancarlo Bramante. L’obiettivo del protocollo, si legge, è intervenire per aggredire la criminalità ed il diffondere della legalità in un territorio strategico che collega l’Italia alla Mitteleuropa.

Sin qui tutti d’accordo e noi della FLP, addirittura entusiasti. Ci sono però dei gravi inconvenienti e/o difficoltà operative che vogliamo puntualizzare e che, pare, non siano stati affrontati a sufficienza. Con quali mezzi, con quali uomini e con quali professionalità s’intende procedere, visto che sia gli Uffici Giudiziari di Trento e di Bolzano sia quelli dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli delle rispettive province autonome sono senza personale ed a stento riesco a garantire i servizi minimi essenziali! Parliamo di Uffici che scontano carenze di personale che si attestano tra il 40%/50% degli organici.

Oltretutto, tra i pochi rimasti in servizio, c’è chi spesso contatta la nostra segreteria regionale per chiedere informazioni sulle modalità e/o scappatoie per andare al più presto in pensione, per collocarsi in aspettativa non retribuita e/o per chiedere mobilità verso altro enti. Pur di non rimanere in servizio laddove sono aumentati esageratamente i carichi di lavoro, lo stress da lavoro correlato e le responsabilità operative.

La FLP, con una propria nota della segreteria nazionale del 5 luglio u.s. (vedi allegato), ha richiesto al direttore Minenna un intervento “straordinario” per assumere personale negli Uffici di Trento, prossimi al collasso…senza ricevere ad oggi alcuna risposta. Non va assolutamente meglio negli Uffici di Bolzano, dove a causa della proporzionale e del bilinguismo i concorsi spesso vanno deserti.

Per non parlare degli Uffici Giudiziari del Trentino Alto Adige, noti oramai per essere fanalino di coda nazionale in fatto di carenza di personale e di perdite di alte professionalità, dovute ai pensionamenti di funzionari giudiziari, cancellieri ecc…, senza il dovuto ricambio e/o affiancamento.

Per ultimo, si fa per dire, la clamorosa vicenda che ha riguardato il concorso per 28 funzionari (10 posti per la Corte d’appello e 18 per il Tribunale) riservato gli Uffici giudiziari della provincia di Bolzano al fine di istituire il cosiddetto Ufficio per il Processo, previsto dal PNRR e che ha visto un solo vincitore in lingua tedesca. Con il rischio concreto che Bolzano sarà l’unica provincia d’Italia a non avere il predetto Ufficio per il Processo. Cosa gravissima di cui non si hanno notizie per porre rimedio!

Ecco, con questi numeri ed in queste condizioni, nutriamo molti e seri dubbi sugli auspicati ed annunciati possibili risultati provenienti dai protocolli d’intesa e da quelle iniziative che non identificano quale obiettivo primario, un congruo numero di risorse umane, efficienti strumenti d’indagini ed impiego di banche dati condivise tra gli Enti della Pubblica Amministrazione.
Evidentemente, qualcuno parla dall’interno del palazzo, affacciandosi poco alla finestra…

 

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