(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
///
Fenalt si fa portavoce della protesta dei lavoratori più esposti ai rischi. ORSI E LUPI: MA CHI PENSA AI CUSTODI FORESTALI
Gli incontri formativi programmati dalla TSM non coinvolgono i custodi forestali. Grande l’incredulità degli operatori di settore.
Mercoledì 20 novembre dalle 17.00 alle 20.00 nell’aula magna della Fondazione E. Mach, TSM organizza un incontro sul tema dei rischi cui sono esposti i lavoratori che possono entrare in contatto con i grandi carnivori, orsi e lupi. Si tratta solo del primo appuntamento di questo tipo (vedi locandina allegata), perché il secondo – sempre dedicato ai datori di lavoro ed ai lavoratori a rischio – è fissato per il 17 dicembre a Cles. Iniziativa di per sé lodevole ma dove sta il problema? Nessuno si è occupato di invitare i Custodi Forestali, che rappresentano i lavoratori che più di tutti sono esposti al rischio: lavorano spesso da soli; il più delle volte sono anche disarmati e privi di qualsiasi strumento efficace a mitigare il rischio.
“Una dimenticanza che avrebbe del paradossale – osserva incredulo Maurizio Valentinotti, segretario generale Fenalt che nel comparto è anche il sindacato di maggioranza e che sta ricevendo le proteste degli iscritti – ma che non risulta poi così tanto peregrina, se si pensa che in molti casi il rischio dei grandi carnivori non è neppure preso in considerazione nei DVR dei comuni stessi, in spregio alle regole minime sulla sicurezza nei posti di lavoro.
Siamo coscienti che i problemi sono difficili e che non ci sono soluzioni definitive che possano azzerare il rischio, ma da qui a far finta che il problema non esista ci pare troppo, e grave! Non ci è dato di sapere se la PaT e TSM abbiano invitato i comuni a prendere in considerazione i custodi – prosegue Valentinotti – oppure se sia il Consorzio dei comuni che ha preferito far finta di nulla, mettendo la testa sotto la sabbia, nel qual caso sarebbe gravissimo. O, se si tratti solo di una gestione pressapochista dell’iniziativa”. Come Fenalt chiediamo a chi di competenza di provvedere tempestivamente a coinvolgere i custodi forestali e il loro datori di lavoro in questa iniziativa di approfondimento perché il problema va affrontato e anche velocemente. Anzi diciamo pure che è un obbligo ed attualmente non è ottemperato!”