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FENALT * SANITÀ: MOSER, « RSA TESERO E PREDAZZO, MANCANZA DI POSTI LETTO OD EMERGENZA DI INFERMIERI? »

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11.24 - sabato 7 gennaio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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RSA: Tesero e Predazzo. EMERGENZA POSTI LETTO O EMERGENZA INFERMIERI? L’Assessorato provinciale alla sanità è chiamato a fare delle scelte, a prendere delle decisioni e non semplicemente a fare da bancomat. «Nelle case di riposo non è vero che c’è un’emergenza posti letto – contesta Roberto Moser, vice segretario generale Fenalt e responsabile area case di riposo, dopo aver letto sulla stampa locale le dichiarazioni dei presidenti delle RSA di Tesero e Predazzo – ma è vero che c’è un’emergenza infermieristica e di operatori sociosanitari, cosa che si sarebbe potuta scongiurare negli ultimi anni, ma che non è stato fatto nulla per evitare».

Moser guarda al problema in una prospettiva gestionale e non accetta che i “gettonisti” siano additati a capro espiatorio: «Quelli che vengono chiamati “gettonisti” sono infermieri che hanno scelto la libera professione per mille motivi, non solo per guadagnare di più, ma molto spesso per trovare una migliore conciliazione fra vita e lavoro: più tempo libero e miglior remunerazione. Su questo le Apsp fanno orecchie da mercante, fingono di non vedere».

In quanto sindacato maggioritario nelle RSA, Fenalt conosce a fondo le criticità delle realtà trentine. Moser ha ben presente le problematiche delle due strutture della Valle di Fiemme, Tesero e Predazzo: «Come mai – si chiede – invece che concedere il part time, a Predazzo hanno rinunciato ad alcuni infermieri, che già sono pochi. E al tempo stesso, come mai non concedono il tempo pieno a chi ha presentato domanda? Oggi si grida “aiuto!”, ma forse era meglio organizzarsi in maniera tale che gli operatori non dovessero scappare. In due anni o poco più gli infermieri si sono dimezzati, e non è certo stata colpa dei pensionamenti. Dalle direzioni però non sento mai fare autocritica, mai levarsi un “mea culpa”, è sempre colpa degli altri».

Il tema che pone Moser è quello di un’adeguata valorizzazione delle risorse umane in un settore strategico dei servizi al cittadino, un settore al cui personale affidiamo sempre più spesso la cura dei nostri anziani nel fragile e delicato percorso che li accompagna al fine vita. «Se continua così prima o poi il problema investirà anche la categoria degli oss, e allora toccheremo il fondo. Chi curerà i nostri anziani? Pensiamo solo di aumentare i posti letto senza un’adeguata assistenza? Vogliamo dei parcheggi per rimuovere il problema “anziani” e tacitare le coscienze senza preoccuparci di chi li assiste perché questa è una spesa che il sistema preferisce non affrontare?» aggiunge provocatoriamente Moser.

Per frenare l’incessante emorragia di personale, che si traduce in minori servizi e rette più care, Fenalt chiede da anni all’Assessorato provinciale alla Sanità e ad Upipa un tavolo dedicato, per trovare soluzioni condivise: «L’Assessorato – conclude il Sindacalista – non può pensare di essere solo il bancomat delle RSA e della sanità: deve sedersi al tavolo con i lavoratori, mettersi in gioco, confrontarsi, prendere delle decisioni. Questo significa fare politica. Invece finora abbia visto solo il comportamento dello struzzo ‘ricco’: mettere la testa sotto la sabbia, elargire denaro e dire che va tutto bene».

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Roberto Moser

Vice segretario generale Fenalt

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