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FENALT * OSS – REPLICA A GIORDANI (UPIPA) E FERRO (APSS): MOSER, « MI CHIEDO SE SIANO ALIENI, IMPROVVISAMENTE CALATI IN TRENTINO »

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15.04 - venerdì 11 novembre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Operatore socio-sanitario: una professione che richiede una seria riflessione. GIORDANI (UPIPA) E FERRO (APSS) DUE ALIENI?
Fenalt, sindacato maggioritario nelle case di riposo, che ha fra i suoi iscritti una notevole quantità di OSS, lancia la proposta di un tavolo di lavoro per rivalutare la professione in termini economici e di riconoscimento sociale.“Leggendo i giornali, mi chiedo in che mondo viviamo – è la sconsolata dichiarazione di Roberto Moser, vice segretario generale Fenalt e responsabile area Case di Riposo alla vista delle dichiarazioni di questi giorni di Antonio Ferro (APSS) e Massimo Giordani (UPIPA)– In poco più di un mese ho scoperto dai quotidiani che il dott. Antonio Ferro, direttore Apss, non sa che l’operatore socio-sanitario è una figura che lavora in assistenza diretta alla persona e che il dott. Massimo Giordani, direttore di Upipa, auspica per gli oss il riconoscimento sociale dei meccanici della Ferrari. Mi chiedo se sono degli alieni improvvisamente calati in Trentino.”

Da anni Fenalt si batte sul terreno sindacale – ricorda Moser – per difendere la figura degli operatori socio-sanitari, il 70% dei quali è impiegato nelle RSA, ma le chiusure delle controparti (Apss e Upipa) non hanno portato a grandi risultati e, anzi, hanno costretto il sindacato a ricorrere a soluzioni estreme. “E’ stato necessario ricorrere al giudice del lavoro per farci riconoscere il tempo del cambio divisa e ora dovremo farlo anche per ottenere il riconoscimento del buono pasto, perché non abbiamo risposte” dichiara Moser. Oggi capita spesso che gli oss delle case di riposo non riescano a consumare il pasto né nel turno del mattino né in quello serale perché sono pochi e sono impegnati a somministrare alimenti ad anziani non autosufficienti.

Fenalt chiede che quel diritto possa trovare un riconoscimento economico, quando non è fruito. “Per ottenere qualcosa – contesta Moser – o per dare attuazione a diritti basilari, bisogna andare dal giudice. Basta allora con le semplici dichiarazioni: vogliamo fatti prima che il degrado cronicizzi ulteriormente! A Ferro e Giordani chiediamo senso di responsabilità e coerenza con il ruolo che rivestono: Fenalt è pronta a partecipare da subito ad un tavolo di lavoro per affrontare tutte le criticità di una professione il cui riconoscimento sociale passa prima di tutto attraverso il riconoscimento sul posto di lavoro. I meccanici della Ferrari – per riprendere la metafora di Giordani – vincono e hanno prestigio perché la loro azienda sa precisamente cosa fanno e concede loro un riconoscimento adeguato. Questo chiediamo a Ferro e a Giordani. Il resto è solo retorica”.

 

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Roberto Moser
Vice segretario generale Fenalt

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