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FENALT * CATASTO E LIBRO FONDIARIO: « LA SITUAZIONE ORGANIZZATIVA È GIUNTA AL LIMITE, A RISCHIO UNO DEI SERVIZI FONDAMENTALI PER LA VITA DELLA NOSTRA COMUNITÀ »

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17.46 - lunedì 6 giugno 2022

Catasto e libro fondiario. La situazione organizzativa è giunta al limite. Disposizioni divisive e frustrazione dei dipendenti alimentano un malcontento che mette a rischio uno dei servizi fondamentali per la vita della nostra comunità.

“Abbiamo assistito negli anni alla diminuzione, non già della qualità, ma del ruolo importante e fondamentale del servizio catasto e libro fondiario che erano una perla dell’amministrazione locale e oggi in proporzione sono quasi la Cenerentola della P.A.T. con l’eliminazione delle strutture territoriali svilite a “presidi territoriali” funzionanti a singhiozzo”.

A dar voce al malcontento dei dipendenti del catasto e del libro fondiario è Paolo Adami – sindacalista Fenalt e responsabile Area PaT – un malcontento a lungo represso e giunto ora al limite della sopportazione. La sparuta pattuglia di personale ancora in servizio denuncia le mancate assunzioni che portano ad una gestione operativa in cui i profili di inquadramento non corrispondono più alle mansioni effettive svolte e in cui spesso i dipendenti lavorano in emergenza tamponando le falle di un sistema che non riesce più a sostenersi.

Come se non bastasse, più volte, i lavoratori hanno tentato di opporsi all’attuazione di disposizioni divisive cocciutamente perseguite: “Un esempio – prosegue Adami – è rappresentato dall’applicazione distorta delle indennità che invece di andare a chi svolge realmente le funzioni, vanno a chi ha il profilo specifico per farsele riconoscere! Con la conseguenza che chi poi compie il lavoro si sente umiliato e frustrato e si vede negato ogni riconoscimento perché non ha il profilo adatto.

Ad accentuare la tensione contribuisce anche l’intenzione di bandire un concorso interno per riqualificare solo parte dell’organico, quello tavolare, trascurando quello catastale. I lavoratori non capiscono la ratio di queste decisioni e chiedono una riorganizzazione dell’attività per continuare a garantire la qualità!”

Onde evitare che la situazione sfoci in azioni di protesta pubblica, Fenalt esorta l’Amministrazione provinciale ad incontrare le rappresentanze sindacali per definire un percorso condiviso nel rilancio di un servizio che è fondamentale per la vita della comunità locale.

 

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Paolo Adami
Sindacalista Fe.N.A.L.T.

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