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FENALT * CASE RIPOSO: MOSER, “ ORA CHE IL COVID TORNA AD ALLARMARE, LA PAT RIDUCE IL PERSONALE “

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13.06 - sabato 9 luglio 2022

Ora che il Covid torna ad allarmare, la Pat  riduce il personale. MENO INFERMIERI NELLE CASE DI RIPOSO.

Per Fenalt, sindacato maggioritario nelle case di riposo, se si aumenta il workload, il risultato sarà quello di disincentivare la presenza di operatori e infermieri penalizzando la qualità del servizio.

Ora che il Covid rialza la testa e nonostante sia acclarata la carenza di infermieri nelle case di riposo, la Provincia modifica il rapporto ospiti/infermieri portandolo a 1 infermiere ogni 15 degenti anziché 1 ogni 10. “Sembra una burla, ma purtroppo è la realtà” – dichiara sconfortato Roberto Moser, vice segretario generale Fenalt, il sindacato maggioritario nelle case di riposo. “La Giunta provinciale per affrontare la carenza di infermieri nelle APSP del Trentino, riduce il numero di infermieri per utenti. Ma non si limita a questo: addirittura nelle APSP con meno di 70 posti letto l’infermiere che dovrebbe coprire il turno notturno non serve più. Incredibile, ma vero”.

Infatti, nella nota di inizio settimana, emanata dalla PaT, vengono introdotte anche le notti in reperibilità degli infermieri, su più sedi (e non più in presenza attiva) nelle strutture fino a 70 ospiti. “Che risultati si aspetta questa Giunta da una mossa simile? – si chiede Moser. “Per Fenalt il risultato è scontato: se si aumenta ancora il carico di lavoro, che in certi casi finirà per raddoppiare, se ne andranno anche gli infermieri che restano, svuotando del tutto le RSA, ma anche gli OSS in assistenza che si vedranno cadere addosso la responsabilità del turno di notte e l’aumento di mansioni. Cercheranno un’alternativa professionale più qualificante e dignitosa. Gli unici che dovranno solo subire senza poter reagire a queste insensate prese di posizione, saranno gli anziani e le loro famiglie!” Fenalt chiede urgentemente un tavolo di confronto con l’Assessorato provinciale alla sanità per arginare gli effetti deleteri di una tale misura, del tutto ingiustificata anche a fronte della attuale fase di recrudescenza pandemica che non sembra risparmiare neppure le case di riposo, dove i soggetti sono più “fragili” che altrove.

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Roberto Moser
Vice segretario generale Fenalt e responsabile Area Apsp

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