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FENALT * AUTONOMIE LOCALI: VALENTINOTTI, « DIPENDENTI DEGLI ENTI, ADDIO AGLI ACCORDI SULLE PROGRESSIONI DI CARRIERA? »

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16.35 - venerdì 3 febbraio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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ADDIO AGLI ACCORDI SULLE PROGRESSIONI DI CARRIERA NELLE AUTONOMIE LOCALI? DIPENDENTI DEGLI ENTI LOCALI: CHE FINE FARANNO LE PROGRESSIONI ECONOMICHE? Preoccupazione per gli accordi assunti sulle progressioni di carriera. Ritardi nelle firme dei contratti, nelle erogazioni degli arretrati e ora incertezza totale sulle progressioni economiche. Il tema della carriera è decisivo per attrarre giovani qualificati nei ranghi di una PA in cui l’età media è sempre più alta.

“Come preannunciato da mesi, l’odore di bruciato è diventata fiamma: nessuna notizia delle progressioni economiche nel comparto Autonomie locali. Il comunicato stampa della Pat rilasciato nei giorni scorsi è evidentemente omissivo su questo tema” osserva il Segretario generale della Fenalt, Maurizio Valentinotti, alla lettura della nota stampa diffusa dalla Provincia. “Mentre nel settore sanità e in quello della scuola nessuno ha messo in discussione gli accordi sottoscritti – continua Valentinotti – per quanto riguarda gli enti locali, non c’è nessuna notizia né rassicurazione sulle progressioni che riguardano una gran parte del personale, ovvero tutti coloro che non sono a fine carriera e che non avendo avuto valutazioni negative o sanzioni disciplinari di rilievo, si attendono, come previsto dai contratti, la possibilità di un avanzamento professionale ed economico. Qualcuno rema contro? – si chiede Valentinotti – Quel che è certo è che non c’è la volontà di difendere l’autonomia della provincia su un accordo con i sindacati raggiunto con grande lavoro di sintesi, in un momento in cui ogni incremento della busta paga è importante per difendersi dall’inflazione”.

Da settembre la Fenalt a più riprese ha denunciato una volontà di procrastinare il tema delle progressioni di carriera e i fatti sembrano dare ragione al sindacato. “Ora ci viene detto che la prossima settimana saremo convocati per delucidazioni – precisa Valentinotti – quello che ci teniamo a ribadire è di firmare innanzitutto velocemente per sbloccare gli arretrati in modo che gli enti che sono pronti (e sono tanti) possano provvedere a distribuirli ancora a febbraio. Le Case di Riposo, ad esempio, dicono di essere pronte all’erogazione. Per il resto vogliamo capire il percorso che si intende fare per onorare gli impegni presi in merito di progressioni: noi crediamo che gli accordi sottoscritti siano assolutamente difendibili e rappresentino una risposta dignitosa -e certo non eccessiva- alle esigenze del lavoratore degli Enti locali.

Il tema della carriera è di fondamentale importanza in un’ottica si sostenibilità del servizio pubblico: le professionalità qualificate o scappano o vanno a cercare soddisfazione nel privato dove trovano maggiori opportunità di crescita. I concorsi pubblici lo dimostrano: inutile cercare ingegneri informatici o personale specializzato. Non vanno nel pubblico. Il fenomeno ormai è macroscopico. Se vogliamo un futuro per la pubblica amministrazione, in particolare per quella trentina caratterizzata da un’elevata età media del personale, dobbiamo attrarre giovani preparati. E le possibilità di carriera sono una delle motivazioni maggiori. Stride – conclude il segretario generale della Fenalt – il fatto che mentre si sta parlando di una riforma in favore dell’autonomia differenziata, le regioni e le province a statuto speciale non riescano neppure a difendere la loro su materie, come la gestione del personale, su cui l’hanno sempre esercitata e rivendicata”. Valentinotti è preoccupato anche per le risorse necessarie al contratto del nuovo triennio che dovrebbero essere previste nell’assestamento di bilancio a giugno: “Auspico un’azione unitaria con i colleghi Confederali, che possa riportare i lavoratori in piazza per rivendicare il rispetto degli accordi presi e il nostro diritto al prossimo rinnovo contrattuale: in una situazione economica come questa non possiamo permetterci di essere sempre in ritardo.”

 

 

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Maurizio Valentinotti
Segretario generale Fenalt

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