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FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO – COMITATO TRENTO * ALTO GARDA – IMPIANTISTICA NATATORIA : « “APM“ ED “AMSA“ ELABORERANNO LE PRIME INDICAZIONI, LOCALIZZAZIONE E SOLUZIONI IDEALI »

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11.38 - mercoledì 27 luglio 2022

Sviluppo e prospettive dell’impiantistica natatoria nell’Alto Garda. Leggiamo con grande interesse ed attenzione l’evoluzione del percorso relativo all’impiantistica legata alle discipline acquatiche dell’Alto Garda.

 

 

Impianto natatorio sovracomunale.

Le due Amministrazioni comunali delegano APM ed AMSA di elaborare le prime indicazioni: localizzazione e soluzioni ideali. Le due società controllate dai rispettivi Comuni ipotizzano già la definizione di un incarico ad uno studio di architettura altoatesino affinché sviluppi una specifica progettualità.

 

 

Impianto natatorio di Prabi.

Parallelamente il Comune di Arco procede con la progettazione della nuova struttura natatoria a Prabi, stravolgendo l’esistente, che ad oggi rappresenta la più grande vasca da 50 m. (unica con 10 corsie) dell’intero territorio provinciale, oltre al Lido di Manazzon a Trento ed agli impianti di Rovereto e Molveno.

Questi i fatti di cui siamo a conoscenza, tramite i giornali e grazie a qualche contatto informale con gli amministratori comunali.
Risulta evidente che la Federazione Italiana Nuoto esprima un primario (e ritengo legittimo) interesse rispetto all’evolversi di tali progettualità.

 

Per quale motivo?

– Perché la zona dell’Alto Garda è da sempre importante fucina per il movimento natatorio provinciale sia per l’avviamento alla pratica sportiva che per le attività giovanili ed assolute. Nuoto, pallanuoto e soprattutto, negli ultimi anni, il nuoto di salvamento hanno visto svilupparsi in questo territorio un movimento che ha raggiunto risultati di livello assoluto nel contesto nazionale e, il mese scorso, piazzamenti e podi a livello mondiale.

– Perché l’Alto Garda, con i laghi e le strutture alberghiere, richiede una particolare attenzione ai temi del salvamento che la Federazione Italiana Nuoto propone da sempre come prioritari

– Perché in potenza la realtà territoriale dell’Alto Garda, sfruttando il fondamentale connubio impianto natatorio – lago (acque libere) e per la disponibilità di strutture ricettive, soprattutto ad inizio e fine stagione turistica, potrebbe rappresentare un importante polo per eventi e manifestazioni a livello nazionale e, perché no, internazionale.
Quanto detto ci porta a sottoporre con forza all’attenzione della politica, alcuni aspetti che riteniamo fondamentali nella fase di definizione delle prospettive legate a detta impiantistica.

– Con riferimento all’esistente, l’assoluta necessità di non “smantellare” le strutture ad oggi utilizzate (piscina di Prabi e piscina Meroni) prima di aver progettato e realizzato quelle previste. Questo andrebbe a compromettere irreparabilmente il lavoro delle realtà sportive del territorio che da anni operano con le finalità sopra descritte.

– Con riferimento alle nuove realizzazioni la priorità deve andare a quelle strutture che danno piena soddisfazione alle importanti esigenze di chi impara a nuotare, di chi si avvicina e poi pratica una disciplina natatoria a livello provinciale, nazionale ed internazionale e di chi opera nell’ambito del salvamento, formando chi è preposto alla tutela della vita umana, in acque libere ed in piscina.

Nel rispetto della potestà politica e di chi “è tenuto a decidere”, ci mettiamo quindi a disposizione, chiedendo di essere ascoltati.

Questo coscienti che le conoscenze tecniche del Settore impianti sportivi del Comitato e di quello della Federazione nazionale (che poi validerà comunque le progettualità in fase autorizzatoria) siano di primario livello.

 

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Cristina Sala

Presidente

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