(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Ieri le piazze, di Trento come di Roma, si sono riempite di gente: da una parte chi manifestava a favore del ‘riarmo’ proposto e votato dall’Unione Europea, dall’altra chi manifestava per la pace e contro questa criminale scelta di portarci in guerra, di spendere 800 miliardi di euro per arricchire soltanto i soliti noti e far sì che i posti di potere in Europa restino intatti.
Democrazia Sovrana Popolare c’era ed era nella piazza ‘giusta’: quella che non accetta le imposizioni delle élite finanziarie, quella che rifiuta che in nome della pace si debbano costruire armi, quella che rifiuta di come sia stata costruita la narrazione dei buoni e dei cattivi in questi decenni. Nella piazza dove sventolavano le bandiere blu le stellette gialle sono diventate carri armati e le mani sono sporche di sangue.
A Trento l’altra piazza era Piazza d’Arogno, dove tanti cittadini hanno manifestato: Democrazia Sovrana Popolare ha aderito e con Simonetta Gabrielli, candidata sindaco del partito, aveva già annunciato l’adesione per gridare forte per la pace.
A Roma Marco Rizzo e Francesco Toscano, rispettivamente coordinatore e presidente di Democrazia Sovrana Popolare, riempivano Piazza Bocca della Verità con migliaia e migliaia di persone al grido di ‘pace, libertà e sovranità. Per il Trentino c’era la coordinatrice regionale Patrizia Caproni.
A Trento come a Roma la voce si è sentita forte: manifestare per la pace dovrebbe essere la normalità ed invece ci si trova a dover spiegare perchè scendere nelle piazze alimentate da pubblicità costosissime a favore del riarmo e della guerra sia una decisione contro qualunque logica: dell’umanità e politica.
Qualcuno dirà che dall’altra erano di più: anche quando scoppiarono le due guerre mondiali chi voleva la guerra era più numeroso di chi voleva la pace. E la storia ci ha consegnato il giudizio, su quelle scelte. Bisognerebbe non commettere gli stessi errori, la politica dovrebbe fare questo.
Democrazia Sovrana Popolare lo ha fatto a Trento, con Simonetta Gabrielli che si pone come un sindaco di pace, e non di guerra (Ianeselli era nell’altra piazza), lo ha fatto a Roma, con Marco Rizzo e Francesco Toscano. Ieri tante persone hanno scelto queste piazze: la pace oggi è scomoda, ignorata, ma non bisogna smettere di aprire una crepa nel pensiero unico che oggi domina le scelte guerrafondaie di un’Unione Europea moribonda.
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Democrazia Sovrana Popolare – Trento
MARCO RIZZO * IN DIRETTA DA “BOCCA DELLA VERITÀ”: «VIVA L’ITALIA E VIVA LA PACE» (VIDEO)