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DEGASPERI (ONDA) – INTERROGAZIONE * MONTEVACCINO – NUOVO IMPIANTO DI TELEFONIA: «ISTITUZIONI ASSENTI E CITTADINI IGNARI?»

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08.48 - martedì 29 ottobre 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Montevaccino: istituzioni assenti e cittadini ignari. Gli abitanti di Montevaccino hanno scoperto solo con l’avvio dei lavori che una delle zone più pregiate del loro territorio verrà irrimediabilmente deturpata con l’installazione di un pilone e delle connesse strutture di servizio per la telefonia necessarie a “garantire la copertura della strada di accesso fino in città”.

Certo, l’istruttoria formale è stata svolta secondo le previsioni di legge ma nessuno si è curato di informare e confrontarsi con i residenti, attivatisi in autonomia a giochi praticamente fatti. Né il Comune né la Circoscrizione hanno ritenuto utile avviare alcun tipo di coinvolgimento anche per rassicurare chi ha scelto di abitare a Montevaccino per la tranquillità e qualità del contesto.
Contesto “particolarmente delicato” a detta del dirigente del Dipartimento provinciale competente in materia di tutela del paesaggio, che subirà un pesante impatto tanto da portare lo stesso Dipartimento ad esprimere parere negativo rispetto all’iniziativa.

Unico parere negativo visto che, oltre a qualche scaricabarile (Servizio Foreste, Servizio Geologico) si è assistito alla corsa degli altri soggetti coinvolti ad avallare la richiesta di INWIT Spa – Vodafone. In primis il Comune di Trento, in teoria istituzione più vicina ai cittadini, ha solo richiamato la conformità del nuovo pilone al suo PRG, un PRG che consente che le zone agricole di pregio (oltre ai condomini, come avvenuto a Villazzano) possano ospitare impianti e strutture che con l’attività agricola non hanno nulla a che vedere. Nessuna iniziativa di confronto con i censiti sugli aspetti della salute (competenza del sindaco) e nessuna valutazione rispetto all’impatto paesaggistico, addirittura peggiorato dalla prevista colorazione rifrangente bianco-rossa per tutta la parte oltre i 15 metri di altezza.

E poi APPA (protenzione dell’ambiente…) e APSS (tutela della salute…) tutte disciplinatamente disponibili a supportare il progetto appoggiandosi ai valori radioelettrici “meno restrittivi rispetto a quelli previgenti” allegramente permessi dal Governo Meloni ai danni degli inconsapevoli italiani. Ritenendo indispensabile e urgente l’apertura di un confronto con i residenti

Tutto ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per sapere

1) il dettaglio dei valori a cui saranno esposti i residenti nelle aree limitrofe al nuovo impianto;

2) se l’APSS o APPA hanno verificato sul campo la compatibilità della localizzazione rispetto agli edifici esistenti ed eventualmente quale e con quale riscontro;

3) da chi è stato sollecitata l’iniziativa, ovvero se la copertura attuale fosse effettivamente inadeguata;

4) se, tralasciando il Comune di Trento che ha già dimostrato il suo disimpegno, non ritiene urgente avviare un confronto con i residenti con il coinvolgimento almeno di APPA e APSS per informare rispetto alle soglie di esposizione attuali e future, alle conseguenze sulla salute e agli effetti definitivi sul paesaggio;

5) come è possibile che una zona agricola di pregio venga utilizzata per l’installazione di strutture che nulla hanno a che vedere con l’attività agricola.

 

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Filippo Degasperi

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