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CUB E SBM TRENTO * PRESIDIO: « CONTRO IL FESTIVAL DEL FUTURO DI GUERRA – DEVASTAZIONE – POVERTÀ, IL 28/5 ALLE 11.00 IN VIA MANCI »

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12.13 - mercoledì 24 maggio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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CONTRO IL FESTIVAL DEL FUTURO DI GUERRA, DEVASTAZIONE E POVERTÀ

Il governo del primo ministro Giorgia Meloni, in continuità con il precedente presieduto dal banchiere Mario Draghi, persiste nel destinare risorse pubbliche per finanziare la guerra in Ucraina, le grandi inutili opere che devastano intere aree geografiche del Paese (a Trento 1,27 miliardi per una disastrosa quanto insensata circonvallazione ferroviaria TAV/TAC dentro la città), incrementando i processi di digitalizzazione per la schedatura ed il controllo a distanza della popolazione, nonché svendendo interi settori strategici alle multinazionali estere.

Nel contempo i salari dei lavoratori continuano a perdere costantemente il loro potere d’acquisto a causa della crescita smisurata e fuori controllo dell’inflazione, dell’aumento dei prezzi che interessano i beni di prima necessità e di consumo essenziali (da quelli dei prodotti alimentari all’energia elettrica, al gas, ai combustibili), deregolamentando i prezzi degli affitti e dei mutui per l’acquisto della prima casa, rifiutando di approvare per legge il salario minimo garantito per tutte le categorie del lavoro, arrivando finanche a ridurre/eliminare il reddito di cittadinanza, classificandolo come “rendita parassitaria”. Nonostante i palliativi delle fuoriuscite anticipate dal ciclo produttivo, l’età pensionabile aumenta, i tassi di disoccupazione, soprattutto giovanile e femminile, hanno raggiunto livelli insopportabili ed aumentano gli incidenti, soprattutto mortali, sul lavoro.

Le famiglie, in particolare quelle monoreddito o con salari medio-bassi, non riescono a “coprire” le spese mensili per sopravvivere, dovendo molto spesso optare fra l’acquisto dei beni alimentari di prima necessità ed il pagamento delle bollette e del canone d’affitto. I servizi pubblici basilari quali la sanità, la scuola, i trasporti urbani e regionali, l’assistenza e la previdenza vengono costantemente depauperati e smantellati in favore di quelli privati e numerose grandi imprese delocalizzano la produzione nei paesi del terzo e quarto mondo, licenziando impunemente e senza alcuna conseguenza.

Anche in tema di cambiamento climatico, fuori dalle retoriche di potere, continuiamo ad assistere alla distruzione e devastazione dei territori con conseguenze drammatiche per le popolazioni che li abitano (ultima, in ordine di tempo, l’inondazione che ha colpito l’Emilia Romagna).

Tutto questo è possibile in virtù del becero asservimento della politica – sempre più nelle mani di esecutivi dispotici e totalitari! – alla finanza ed al capitale multinazionali, alle sovrastrutture europee (U.E. e B.C.E.) e mondiali (F.M.I., N.A.T.O. e O.M.S., a cui vorrebbero delegare la salute pubblica).

È in atto un processo di generale impoverimento della società nel suo complesso e la concentrazione delle ricchezze nelle mani di pochi non è più tollerabile perché rischia di determinare una guerra civile, i cui prodromi sono oggi ben visibili in Francia e, sempre con maggior vigore, anche in Germania ed in Inghilterra.

Diciamo basta alle diseguaglianze, all’impiego delle risorse pubbliche per opere inutili e guerre infami. Le risorse pubbliche devono essere reindirizzate in favore della salute, dell’istruzione, della mobilità e della previdenza pubbliche, introducendo per legge il salario minimo garantito per tutte le categorie del lavoro ed un reddito universale, ponendo dei limiti legali agli affitti, ai prezzi delle bollette e dei beni di prima necessità.

VENERDÌ 26 MAGGIO 2023 ALLE ORE 11:00 – PRESIDIO A TRENTO IN VIA MANCI, ANGOLO VIA OSS MAZZURANA – CONTRO LE POLITICHE DEL GOVERNO MELONI

 

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