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COPPOLA (MISTO) * BY PASS FERROVIARIO TRENTO: « PAT E COMUNE SI IMPEGNINO PER EVITARE IL DISASTRO AMBIENTALE E TUTELARE LA SALUTE DEI CITTADINI »

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16.03 - mercoledì 18 gennaio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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BY PASS FERROVIARIO: PROVINCIA E COMUNE SI IMPEGNINO PER EVITARE IL DISASTRO AMBIENTALE E TUTELARE LA SALUTE DEI CITTADINI/E

Il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso presentato da 23 cittadini trentini, assieme al Sindacato di base multicategoriale, contro l’iter di realizzazione della Circonvallazione ferroviaria di Trento. La Provincia e il Comune di Trento, che dovrebbero garantire la tutela della salute pubblica, dell’ambiente ed evitare sperpero di denaro che potrebbe essere destinato a dare al Paese una svolta ecologica, per risanare situazioni di sofferenza ambientale sembra non volere riconoscere come gravissime le criticità del progetto.
Un progetto la cui realizzazione necessita della demolizione di 11 case, penetra nella montagna in località Pietrastretta caratterizzata da lastre sottili di pietra che scivolano una sull’altra, investe una zona ove vi sono diverse costruzioni abitative e dove gli abitanti per alcuni anni saranno interessati dal rumore e dalle vibrazioni provocate dai lavori. Ma subiranno anche in seguito i disagi per il rumore del passaggio di un treno ogni 5 minuti. Poi si sottopassa il letto del torrente Fersina e si incontra la paleofrana che caratterizza il Monte Marzola, si sottopassa il torrente Salè, vengono interessate circa 220 sorgenti per uscire dopo l’abitato di Mattarello in località Acquaviva, proseguendo per la campagna e occupando prezioso terreno agricolo. Ma quello che fa ancora più paura è l’attraversamento delle delicatissime aree inquinate della Carbochimica e della Sloi che hanno lasciato in eredità inquinamento da piombo totale, piombo organico, piombo tetraetile e mercurio. Sono quarant’anni che si sostiene che il sito inquinato delle ex Carbochimica, e soprattutto della Sloi, debba essere risanato e messo in sicurezza globalmente. Non possiamo delegare gli ingegneri ferroviari di RFI. Ne va della sicurezza dell’ambiente e ancor più di quella dei cittadini/e. Gli abitanti di questa città e le vittime causate da quella che, non per nulla, è stata denominata “fabbrica della morte” meriterebbero finalmente un risanamento delle aree di Trento Nord.
La Rete dei Cittadini ha presentato un progetto che prevede la realizzazione del bypass ferroviario sulla destra Adige. Il progetto è sicuramente meno impattante di quello in sinistra Adige. Certo, attraversa alcune aree agricole vocate a viticultura pregiata e si dovrà superare l’Adige. Ma almeno la salute e l’incolumità dei cittadini/e sarà preservata. Il tempo imposto dal PNRR stringe ma nello stesso tempo incombe un serio pericolo di disastro ambientale. In attesa dell’esito del ricorso previsto per maggio, si proceda con l’Osservatorio per la sicurezza e l’ambiente annunciato dal Comune di Trento, a cui i comitati chiedono di partecipare con un tecnico, essendo un organismo di garanzia.
Stupisce sempre la chiusura a fronte di soluzioni alternative che sono decisamente più congrue, fattibili e sostenibili.

 

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Lucia Coppola
consigliera provinciale Gruppo Misto/Europa Verde / co portavoce di Europa Verde del Trentino

 

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