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COPPOLA (EUROPA VERDE) * MASI DI CAVALESE: « NO AL NUOVO OSPEDALE, ENNESIMO ATTO CONSUMO DI SUOLO »

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10.00 - lunedì 5 dicembre 2022

No al nuovo ospedale a Masi di Cavalese, no al consumo di suolo.  Il cinque dicembre è la Giornata Mondiale del Suolo istituita nel 2014 dalla Fao, l’ organizzazione alimentare dell’ Onu. Il tema è all’ attenzione mondiale e nazionale perché si è finalmente compreso che il suolo è una risorsa limitata e preziosa, che una volta consumata risulta persa per i territori che con troppa disinvoltura e con politiche poco avvedute dimostrano nei fatti di non averne né cura né rispetto.

Inevitabile perciò, localmente, pensare oggi alle vicende che riguardano la possibile costruzione di un nuovo ospedale a Masi di Cavalese. Stupisce la leggerezza con cui l’ente pubblico, leggi Provincia di Trento, senza farsi carico di sentire i territori e chi li amministra, è intervenuta a gamba tesa per fare acquisire dalla ditta Mak tutti i dettagli per un progetto che contrasta con le norme urbanistiche.

Senza porsi minimamente il problema delle tante criticità che sono ben presenti a chi vive in Val di Fiemme. A Masi di Cavalese infatti dovrebbe essere sacrificato il vivaio che dopo Vaia ha acquisito ancora più importanza per il rimboschimento e per combattere il bostrico. E che dire dei contatti intervenuti negli ultimi due anni con i privati senza il coinvolgimento del Sindaco e della Magnifica Comunità!? La situazione attuale della sanità trentina e delle Valli in particolare richiede scelte oculate, anche alla luce di quello che si vorrà fare degli ospedali periferici.

Legati sempre più alla prevenzione, alla interazione stretta con gli abitanti in una prossimità sanitaria e sociale che si rivolga alle fasce più deboli, alla parte anziana della popolazione, a bambini e ragazzi, in rete con la Casa della Comunità di Predazzo, i medici di base, i pediatri, le Rsa, dando risposte ad una pluralità di bisogni a livello decentrato in modo tale da non gravare sui Pronto Soccorso e sugli ospedali cittadini, se non per ciò che è di loro competenza e per patologie di una certa gravità.

Perché dunque consumare altro suolo ed altre risorse quando una struttura ospedaliera da riqualificare e innovare c’ è già? Condivido in pieno la richiesta di una Commissione d’ Inchiesta che faccia luce sui troppi passaggi poco chiari e che non fanno certo gli interessi della Val di Fiemme e delle Valli limitrofe. La Giunta ora, che praticamente ha dato il via libera all’ operazione di partenariato pubblico privato che prevede la realizzazione del progetto, ci dice che i territori avranno l’ ultima parola. Lo auspico ma mi permetto di dubitarne.

Un’altra area agricola di pregio dovrebbe essere consumata in Trentino, un’ area indispensabile e da salvaguardare dagli appetiti di coloro che non hanno alcuna contezza del valore del suolo, di quanto ne sia stato già consumato, di come sia importante andare al recupero dell’ esistente. Soprattutto ora che il Pianeta, e anche il nostro Trentino, ci danno segnali chiarissimi della necessità di un cambio di passo. Europa Verde del Trentino si oppone con forza a questo ennesimo atto di consumo di suolo, privo di senso e giustificazione.

 

Lucia Coppola,

consigliera provinciale Gruppo Misto- Europa Verde

 

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