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COPPOLA (EUROPA VERDE) – INTERROGAZIONE * TAGLIO PIANTE: « PERCHÉ SI È DECISO DI CREARE IL “DESERTO” AI BORDI DELLE STRADE EXTRAURBANE TRENTINE? »

Scritto da
09.53 - giovedì 16 marzo 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Recentemente nel percorrere tratti extraurbani di strade provinciali si nota che l’Ente gestore (Provincia autonoma di Trento) sta procedendo al taglio delle piante e degli arbusti presenti a bordo strada per una fascia anche superiore ai cinque metri per lato.

Questa attività ha un notevole impatto sia paesaggistico, specialmente nei tratti in cui sono presenti tornanti, sia naturalistico tenuto conto che per ogni chilometro di strada si perderà una superficie in cui sono presenti alberi e arbusti che può attestarsi a circa 1 ettaro (1.000 metri x 10 metri).

Il codice della strada e il suo regolamento stabilisce che il principio fondamentale delle fasce di rispetto è costituito dalla tutela della strada e della sicurezza della circolazione stradale in termini di distanze di visibilità, di presenza di potenziali ostacoli, di protezione della carreggiata da eventuali cadute di elementi di varia natura. Impedisce la piantumazione di nuovi alberi dal confine stradale di metri sei, ma assolutamente NON OBBLIGA LA RIMOZIONE DI QUELLI ESISTENTI

si interroga il Presidente della Provincia per sapere:

sulla base di quale presupposto si è deciso di creare il “deserto” ai bordi delle strade extraurbane trentine, da sempre caratterizzate dalla presenza di vegetazione (arbusti, siepi e alberi);

se è stata avviata la raccolta di dati relativi agli incidenti stradali suddivisi per zona che possano giustificare un intervento generalizzato di simili proporzioni;

quali evidenze sono presenti agli atti sulla valutazione del potenziale aggravio del dissesto idrogeologico, aumento del rischio di frane e smottamenti che, l’eliminazione di alberi, siepi e arbusti lungo le strade extraurbane comporta;

se sono state valutate le conseguenze negative per l’ambiente e il paesaggio;

se si è considerato che abbattere gli alberi comporta un aumento esponenziale delle polveri sottili che non vengono più trattenute e assorbite dai vegetali e sono altamente nocive per la nostra salute, compromettendo così quella formidabile mitigazione dell’inquinamento sia atmosferico che acustico che è alla base della qualità della vita.

 

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Cons. Lucia Coppola

Consigliera provinciale/regionale-Gruppo Misto/Europa Verde

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