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COPPOLA (EUROPA VERDE) – INTERROGAZIONE * PERMESSI SOGGIORNO: « LA QUESTURA DI TRENTO IN RITARDO DI 8 MESI PER I RINNOVI, OPPORTUNO SEGNALARE AL MINISTRO LA CARENZA DI ORGANICO? »

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13.18 - mercoledì 29 giugno 2022

Con l’approvazione del decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230 a decorrere dal 1° marzo 2022 è stato istituito l’assegno unico e universale che costituisce un sostegno economico alle famiglie che hanno figli a carico a partire dal 7° mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.

L’assegno unico ha assorbito diverse misure a sostegno della famiglia prima esistenti, come il bonus premio alla nascita o all’adozione (bonus mamma domani), l’assegno di natalità, l’assegno al nucleo familiare con almeno tre figli, gli assegni familiari e le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

L’assegno unico spetta anche ai cittadini stranieri. In particolare l’articolo 3, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 230/2021 stabilisce che l’assegno unico spetta, oltre che ai cittadini italiani:

– ai cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea, o ai loro familiari, titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente:

– ai cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o di permesso unico di lavoro autorizzati a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi;

– ai titolari di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzati a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi”.
Mi è stato segnalato un grave disservizio che coinvolge molte famiglie che sono in fase di rinnovo del permesso di soggiorno. In base ad una circolare dell’INPS l’assegno non può essere erogato se non in possesso del documento valido. Durante il periodo necessario per il rinnovo l’erogazione dell’assegno viene sospesa e poi elargita come arretrato a rinnovo avvenuto.

Il problema è che la Questura di Trento è in ritardo di ben otto mesi con le pratiche di rinnovo. Può accadere che quando il permesso ritorna valido a tutti gli effetti sia di nuovo prossimo alla scadenza.

Il Testo Unico Immigrazione all’articolo 5 comma 9 recita “Il permesso di soggiorno è rilasciato entro sessanta giorni dalla data in cui si presenta la domanda…”.
Pare inoltre da fonti informate che anche il concerto di Vasco Rossi abbia rallentato molto i lavori di rinnovo, perché gli ispettori erano spesso impegnati in sopralluoghi o assegnati ad incarichi a supporto del concerto. Nel mezzo c’è stato anche l’arrivo dei profughi ucraini certo, ma evidentemente la Questura si trova sotto organico e ritengo che il Governo debba fare uno sforzo per sopperire a questa carenza in modo che si possa dare una risposta celere a molte famiglie che ricordo sono in difficoltà economiche.

Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia per sapere:

se ritenga opportuno segnalare al Ministro dell’Interno la carenza di organico in cui versa la Questura di Trento, carenza che si ripercuote negativamente sui tempi entro i quali vengono rilasciati i documenti essenziali per la vita delle persone che risiedono nella nostra provincia.

 

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Cons. Lucia Coppola

consigliera provinciale/regionale- Gruppo Misto/Europa Verde

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