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COPPOLA (EUROPA VERDE) – INTERROGAZIONE * ANFFAS: « QUALI SONO GLI ACCORDI PRESI NELL’OTTOBRE 2019 CON L’ASSESSORATO ALLA SALUTE? »

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09.39 - venerdì 9 settembre 2022

Garantire gli indispensabili servizi di Anffas sostenendo il lavoro e la retribuzione dei suoi dipendenti.

Anffas Trentino Onlus è una associazione che opera dal 1965 sul territorio della provincia di Trento, in aiuto alle persone con disabilità e, fino dalla sua fondazione, ha svolto un ruolo importante e primario al fianco delle famiglie dei disabili e nella gestione di servizi per gli stessi in convenzione con la Provincia Autonoma di Trento.

Oggi, sono più di 1.000 i bambini, i giovani, gli adulti e gli anziani che seguono ogni giorno percorsi mirati e personalizzati nei 50 servizi organizzati in 40 diverse sedi operative dislocate su gran parte del territorio provinciale.

Anffas Trentino Onlus si avvale per svolgere questo importante lavoro di cura di persone con disabilità intellettiva e relazionale di quasi 600 dipendenti divisi fra professionisti sanitari, sociali ed educativi.

Nel 2012, a seguito della disdetta unilaterale del contratto da parte di Anffas Trentino Onlus, i sindacati e l’ associazione hanno firmato un accordo a garanzia sul quale era stata posta la firma dell’allora assessore alla salute e alle politiche sociali.

In base a quell’accordo i dipendenti allora in servizio rinunciavano ad una parte consistente del proprio stipendio, mentre per i nuovi assunti si prevedeva l’applicazione del solo contratto nazionale per quanto concerne la retribuzione. In cambio Anffas si impegnava a costruire assieme ai sindacati un contratto territoriale che garantisse condizioni di maggior favore su altri punti.

Già però nell’ottobre del 2019 Anffas Trentino Onlus aveva dichiarato la volontà, anche a seguito di quanto fatto da Anffas Nazionale per il contratto nazionale, di disdettare nuovamente il contratto integrativo, cosa sulla quale avevo interrogato a suo tempo l’assessora Segnana.

A seguito di questa notizia i quotidiani riportavano di un incontro tenutosi nella sede dell’associazione fra i vertici della stessa, l’assessora e il presidente Fugatti. L’assessora rassicurò le parti in causa, dichiarando l’impegno della Provincia di cercare il modo di modificare l’attuale sistema tariffario, riuscendo a dare magari un sostegno maggiore alle realtà impegnate nel sociale, a fronte dell’impegno di avviare una concertazione fra le parti e di ritirare il proposito di disdetta.

A seguito di questo incontro, attraverso una comunicazione dell’allora direttore M. D., Anffas Trentino Onlus comunicava ai propri dipendenti la decisione di recedere dall’idea di disdettare il contratto aprendo contemporaneamente un tavolo di trattativa con il sindacato per la revisione dell’articolo riguardante le progressioni di anzianità.

Progressioni che, in attesa di una eventuale modifica, venivano congelate dall’associazione, privando così unilateralmente i dipendenti di parte della retribuzione spettante.

Come ben sappiamo il 2020 è stato caratterizzato dalla pandemia da COVID-19 e l’ associazione grazie all’impegno dei propri dipendenti è riuscita ad offrire anche durante quel periodo l’assistenza e la cura ai soggetti presi in carico. Dimostrando professionalità e capacità che dovrebbero essere considerate patrimonio importante per tutta la collettività trentina.

Con l’ attenuarsi delle restrizioni e il ritorno alla quasi normalità sono riparti anche gli incontri del tavolo di concertazione sull’ipotesi di modifica del contratto e contestualmente suo quotidiani si sono susseguiti appelli del presidente di Anffas L. E. alla Provincia per il rispetto degli impegni presi nell’incontro dell’ottobre 2019, al quale però non sembra essere seguito nulla di concreto.

Ancora pochi mesi fa nel saluto che l’assessora Segnana inviava all’assemblea dei soci dichiarava: “Anffas è una realtà preziosa e importante per il Trentino, presente in modo capillare sul territorio e capace di dare risposte efficaci ai bisogni della comunità. Un impegno per il quale ringrazio le operatrici, gli operatori e tutti i volontari. Riconoscimento che include la pronta risposta garantita da Casa Serena per l’accoglienza delle persone fragili provenienti dall’Ucraina. La Provincia è consapevole di dover fare il massimo per sostenere il terzo settore e risponde a questo obiettivo l’istituzione dell’Unità di missione strategica sulla disabilità, utile per valutare le proposte, approfondire le criticità e trovare soluzioni.C’è la volontà da parte nostra non solo di presidiare le risorse destinate al settore della disabilità, ma anche di investire nelle progettualità innovative, per sostenere l’attività di Anffas e delle altre associazioni a beneficio delle famiglie e del territorio”

Ora, però, alcuni dipendenti di Anffas ci fanno sapere che la trattativa per l’eventuale modifica sembra naufragare a causa delle difficoltà che Anffas Trentino Onlus sostiene di avere nel sostenere il costo delle retribuzioni anche a fronte dell’aumento di altri costi, dall’altro per l’indisponibilità da parte dei sindacati di firmare una ulteriore diminuzione degli stipendi dopo quella già avvenuta nel 2012. Ricordando inoltre che il contratto Anffas risulta ad oggi tra i peggiori dal punto di vista di remunerazione del lavoro di quelli oggi applicati in Trentino nel settore socio-sanitario.

Condividendo la preoccupazione dei dipendenti di Anffas, che si ritrovano con il rischio concreto di una nuova diminuzione stipendiale dopo quella già subita 10 anni fa, e anche le difficoltà di Anffas Trentino di fare fronte alle spese che stanno via via aumentando anche per gli effetti della crisi economica ed energetica

 

interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:

quali siano gli eventuali accordi presi nell’ottobre 2019 fra dirigenza Anffas e Assessorato alla Salute:

quali siano le motivazioni che hanno portato l’Assessora e il Presidente ad incontrare solo la direzione di Anffas Trentino e non anche i sindacati o una rappresentanza dei dipendenti:

se si era e si è attualmente a conoscenza delle difficoltà di bilancio in cui sembra versare Anffas Trentino Onlus;

se si intendono tutelare i servizi offerti da Anffas Trentino, garantendo le risorse necessarie e come si intende farlo;

quali azioni concrete sono seguite alle dichiarazioni dell’assessora Segnana;

se sono in programma confronti fra le parti e in caso affermativo quali proposte si intende portare;

se si ritiene corretto che Anffas Trentino Onlus scarichi il peso dei maggiori costi dovuti all’inflazione sui propri dipendenti, che già risultano fra i meno retribuiti del settore.

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Cons. Lucia Coppola

consigliera provinciale/regionale-Gruppo Misto/Europa Verde

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