(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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MOBILITÀ ELETTRICA IN TRENTINO: DIAMOCI UNA SCOSSA!
Premesso che: la pandemia ha inciso in modo determinante sulle abitudini delle persone e l’intenzione è quella di guardare ad un futuro post Covid in cui la bici possa avere un ruolo ancora maggiore negli spostamenti, in modo da decongestionare il traffico, promuovere stili di vita salutari, ridurre l’inquinamento;
i paesi dell’UE si sono impegnati a rendere i Paesi aderenti climaticamente neutri entro il 2050. Il Consiglio sta attualmente lavorando a nuove norme volte a ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030 (rispetto al 1990), per arrivare al 2050 a impatto climatico 0.
la transizione verde costituisce un passo necessario verso la riduzione delle dipendenze energetiche dell’UE. La sostituzione dei combustibili fossili con forme energetiche più pulite ridurrà le emissioni di gas a effetto serra;
al fine di contribuire a raggiungere l’obiettivo della UE climaticamente neutra entro il 2050 il settore trasporti deve fare la sua parte favorendo la riduzione drastica delle emissioni di gas a effetto serra, attraverso soluzioni ambientalmente sostenibili e prezzi accessibili per i cittadini;
purtroppo i dati sulla qualità dell’aria a Trento non sono confortanti. Secondo i dati di Legambiente, nel 2022 il capoluogo risulta tra le 12 città italiane che hanno riportato i valori medi annui di biossido di azoto più elevati e che superano ampiamente sia il futuro limite normativo che la soglia dettata dall’OMS;
l’inquinamento atmosferico non è solo un problema ambientale, ma anche un problema sanitario di grande importanza. In Europa è la prima causa di morte prematura dovuta a fattori ambientali e l’Italia registra un triste primato con più di 52.000 decessi annui da PM2.5, pari a 1/5 di quelli rilevate in tutto il continente;
Il traffico veicolare lungo le più importanti arterie stradali della nostra provincia è costantemente agli onori della cronaca: incidenti, più o meno gravi, creano gravi disagi a tutta la cittadinanza, indirizzando spesso le amministrazioni a ipotizzare misure drastiche o infrastrutturali dispendiose o poco convenienti;
è necessario agire con urgenza per salvaguardare la salute dei cittadini, introducendo politiche efficaci ed integrate, che incidano sulle diverse fonti di smog, dalla mobilità al riscaldamento degli edifici, dall’industria all’agricoltura;
la Giunta provinciale con deliberazione n. 952 dell’11 giugno 2021 ha approvato il Piano Energetico Ambientale Provinciale 2021-2030. Tale piano racchiude in sé, nelle intenzioni, sia le azioni di mitigazione del cambiamento climatico previste dalla Legge Provinciale 19/2013 che prevedeva la riduzione del 50% delle emissioni al 2030, sia il nuovo limite definito dall’ultimo emendamento alla Climate Law europea che porta il target al 55%;
per raggiungere questo ambizioso obiettivo è necessario porre in atto linee strategiche che vadano ad incidere in tutti gli ambiti, per ridurre i consumi, efficientare i processi e massimizzare la produzione di energia rinnovabile. Nel piano sono indicate 12 linee strategiche trasversali che dovranno accompagnare la transizione energetica ed ambientale del Trentino;
vanno pianificate e dovranno essere implementate ulteriori azioni che prevedono la promozione dell’utilizzo di veicoli elettrici e di carburanti a basse emissioni, una gestione dinamica dei limiti di velocità lungo l’autostrada che potrà consentire una significativa riduzione dei fattori di emissione dei veicoli, il miglioramento del servizio di trasporto pubblico locale, la promozione di modalità di spostamento a minor impatto ambientale e la promozione dell’intermodalità;
uno degli obiettivi è il cambiamento delle modalità abituali di spostamento dei cittadini attraverso un incremento della mobilità sostenibile con maggiore utilizzo di biciclette ed e-bike; in seconda battuta, per gli spostamenti considerati inevitabili, l’incremento dell’utilizzo del trasporto pubblico locale, l’ampliamento della quota di mobilità privata con motori elettrici e una implementazione del bike-sharing;
il Piano Energetico Ambientale Provinciale prevede tra le altre cose ulteriori azioni per la promozione dell’utilizzo di veicoli elettrici: entro il 2030 la realizzazione di 283 punti di ricarica in modalità veloce e ultra veloce ed ulteriori 707 in modalità accelerata. Anche l’uso della bicicletta elettrica (e-bike) dovrebbe aumentare molto passando dalle attuali 2.200 biciclette alle 5.700 previste per il 2030;
se la Provincia di Trento prevede attualmente incentivi per l’acquisto e vendita di veicoli elettrici e ibridi plug-in e per l’acquisto di sistemi di ricarica per biciclette e veicoli elettrici eplug-in, non è stato più erogato dopo il 2020 il contributo economico per l’acquisto di biciclette nuove di fabbrica per uso urbano, non sportivo, ai fini degli spostamenti casa lavoro;
è necessaria quindi una azione sinergica importante al fine di ridurre l’inquinamento dell’aria e il rumore, abbattere i consumi di energia proveniente dai combustibili fossili, tutelare la salute e gli spazi pubblici promuovendo uno stile di vita più salutare e sostenibile.
il Consiglio della Provincia autonoma di Trento impegna la Giunta provinciale a:
proseguire e incentivare azioni che prevedono la promozione dell’utilizzo di veicoli elettrici e di carburanti a basse emissioni, una gestione dinamica dei limiti di velocità lungo l’autostrada che potrà consentire una significativa riduzione dei fattori di emissione dei veicoli, il miglioramento del servizio di trasporto pubblico locale, la promozione di modalità di spostamento a minor impatto ambientale e dell’intermodalità;
prevedere, attraverso i Comuni, l’erogazione di un contributo economico per favorire l’acquisto di biciclette nuove di fabbrica (elettriche e non) per uso urbano, non sportivo, ai fini degli spostamenti casa lavoro;
realizzare una campagna di sensibilizzazione tra la popolazione affinché sia privilegiata la mobilità alternativa, disincentivando così l’uso della macchina e promuovendo uno stile di vita più salutare;
promuovere e sollecitare l’introduzione del mobility manager presso le aziende private della provincia, negli enti privati e in quelli pubblici;
implementare ed efficientare il progetto “e-motion” promosso dalla Provincia di Trento con la collaborazione dei Comuni di Trento, Rovereto e Pergine, promuovendolo inoltre anche presso altri Comuni che potrebbero farne richiesta.
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Cons. Lucia Coppola
Consigliera provinciale/regionale-Gruppo Misto/Europa Verde