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COPPOLA (EUROPA VERDE) * F43: « UN’ALTRA ORSA MORTA, CHI HA CAUSATO QUESTA ENNESIMA “DISGRAZIA” SI ASSUMA LE RESPONSABILITÀ DEL CASO »

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16.47 - martedì 6 settembre 2022

L’orsa F43, un esemplare adulto di 4 anni e mezzo, è morta la notte scorsa in val di Concei, una laterale della val di Ledro, durante un intervento di sostituzione del radiocollare.

All’ orsa, ritenuta problematica in quanto talvolta si avvicinava ai centri abitati in cerca di cibo nei rifiuti, lasciati impropriamente per strada, nel luglio dell’anno scorso è stato deciso di mettere un radiocollare per monitorarne i movimenti. E’ deceduta a seguito della posizione assunta nella trappola-tubo nel momento in cui l’anestetico ha fatto effetto.

La Provincia si difende sostenendo che un incidente di quel tipo può accadere trattandosi di operazioni delicate. Tutti noi ricordiamo ciò che disse Maurizio Fugatti nel 2014 in occasione dell’uccisione dell’orsa Daniza “…crediamo che le responsabilità per come si sono svolti tragicamente i fatti vadano addossate ad una giunta provinciale che non è oggi in grado nemmeno di catturare un orso munito di radiocollare senza ucciderlo. Vista la gestione imbarazzante e la mancanza di professionalità dimostrata sin dall’inizio nel gestire le proprie competenze da parte della giunta provinciale, con tutte le ripercussioni negative che avrà il Trentino sotto il profilo dell’immagine e dell’impatto turistico per i prossimi anni, crediamo che il presidente Rossi debba rassegnare le dimissioni per incapacità e incompetenza manifesta”.

Ora la stessa situazione si è venuta a creare con la Giunta Fugatti. E “l’incapacità e l’ incompetenza manifesta” a chi dobbiamo attribuirle? E chi dovrebbe dimettersi? I veterinari affermano che situazioni di questo genere possono accadere. Morti causate dalla messa in funzione di radiocollari tramite anestesia. Ma se questa pratica è così rischiosa per l’ incolumità degli orsi è proprio necessario metterla in pratica? Non sarebbe più opportuno creare le condizioni perché gli orsi non abbiano la possibilità di diventare confidenti avvicinandosi ai centri abitati per procurarsi il cibo? Posto che sono ancora troppo pochi i bidoni anti orso che non si ribaltano sui territori interessati alla loro presenza. Ritengo questa ennesima morte di una giovane orsa innocente un fatto gravissimo.

L’ ultimo di una lunga catena nella quale a pagare sono ancora e sempre creature incolpevoli. Chiediamo qualcosa di più che giustificazioni come quelle sentite. È necessario un piano di gestione degli orsi presenti in Trentino che affronti il tema in tutte le sue molteplici sfaccettature. Che proponga soluzioni accettabili per la convivenza. Che escluda la loro morte possibilmente. Chiediamo che chi ha causato questa ennesima “disgrazia” si assuma le responsabilità del caso. Troppo semplice infatti dire che “poteva succedere”. Perché, semplicemente, non doveva succedere.

 

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Lucia Coppola

consigliera provinciale/regionale- Gruppo Misto/Europa Verde

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