News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS TN-AA

COPPOLA E FERNANDEZ (EUROPA VERDE) * INCENERITORE A TRENTO: «NO ALLA COMBUSTIONE DEI RIFIUTI, SOTTOVALUTARE L’APPROCCIO PRECAUZIONALE DENOTA SUPERFICIALITÀ»

Scritto da
18.35 - lunedì 2 dicembre 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
///

Desideriamo intervenire a nome di Europa Verde del Trentino nel merito della scelta di costruire a Trento un inceneritore. Tale ipotesi si scontra con le evidenze scientifiche rispetto al fatto che non crei danni alla salute umana e che non si possa chiudere il ciclo dei rifiuti portando al 10% il residuo della raccolta differenziata. Non è altrettanto vero che le emissioni degli inceneritori corrisponderebbero a soli 5 giorni di traffico sulla A22 come affermato.

In realtà, l’esposizione ai fumi dell’inceneritore è causa di un eccesso della mortalità del 13% per le persone della classe a più alta esposizione (come evidenziato nelle città di Brescia e Arezzo), a malattie ischemiche, a malattie respiratorie più acute tra le donne. Sottovalutare l’approccio precauzionale denota imprudenza e colpevole superficialità. Inoltre, due inceneritori, a Trento e Bolzano, nella stessa piccola regione, tra l’altro entrambi sull’asta dell’Adige, oltre a comportare un danno reciproco ci farebbero diventare la regione d’Italia con il maggior numero di inceneritori. Preme ricordare come la raccolta differenziata in Trentino sia già oltre l’80% con punte maggiori nel Comune di Trento, e che purtroppo aver conferito in discarica dal 2016 i rifiuti speciali delle attività commerciali e industriali (ben 330 mila tonnellate) ha saturato la discarica di Ischia Podetti con ben sette anni di anticipo.

A ciò va aggiunto il residuo del 30% delle ceneri pesanti che l’inceneritore produce e che per la loro pericolosità hanno bisogno di trattamenti speciali all’estero. Una quantità ben maggiore di quanto rimarrebbe dopo una raccolta differenziata spinta. Riguardo all’ipotesi gassificatore, tuttora in via di sperimentazione, non vorremmo trovarci nella situazione di avvalerci di impianti modulari per i quali allo stato attuale non abbiamo evidenze, sia in riferimento al possibile inquinamento che al funzionamento. Secondo gli ultimi studi, la gassificazione potrebbe avere delle potenzialità, ma vi sono ancora degli aspetti non chiarissimi che alcune ricerche scientifiche sulla nostra realtà potrebbero approfondire.

Importanti sono le considerazioni da farsi sui parametri operativi, sulla stabilità e affidabilità degli impianti, sulla qualità del syngas prodotto, anche in virtù di variazioni nel tempo, e sul suo possibile uso come combustibile. Alla luce di queste considerazioni crediamo che la strada da percorrere sia quella di investire sulla prevenzione a monte dei rifiuti, in particolare sulla riduzione degli imballaggi, sul riciclo sul riuso/riutilizzo. L’obiettivo dovrebbe essere quello di avvicinarci, con la raccolta differenziata spinta porta a porta che investa sulla qualità, alle realtà più virtuose, come Treviso, che ha raggiunto l’88,7 % di raccolta differenziata e una produzione pro capite di Ru di 393 Kg/ab annuo.

Si potrebbe inoltre investire per la minima parte residuale e stante l’evoluzione tecnologica, su interventi che non comprendano la combustione, col trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati a monte della raccolta differenziata, sfruttando l’abbinamento di processi meccanici e biologici con appositi macchinari che separano la frazione umida dalla frazione secca, a sua volta riciclabile.

*

Lucia Coppola e Andreas Fernandez

co-portavoce Europa Verde del Trentino

Categoria news:
OPINIONEWS TN-AA

Per donare ora, clicca qui



© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.