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COORDINAMENTO PD ALTO GARDA * SALUTE MENTALE: « DIETRO IL TERMINE “RIORGANIZZAZIONE” VI È MANCANZA DI VISIONE, RISPETTO AL SISTEMA SANITARIO TRENTINO »

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09.32 - sabato 4 febbraio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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In merito all’annunciata riorganizzazione dei servizi di salute mentale, proposta dalla Assessora alla Sanità Segnana, nell’Alto Garda e Ledro e nelle Giudicarie, si evidenzia come dietro il termine di riorganizzazione vi sia in realtà una grande mancanza di visione rispetto al sistema sanitario trentino.

Purtroppo è ben nota la situazione negli ospedali dove medici e infermieri sono oberati di lavoro (molto spesso senza nemmeno delle congrue gratificazioni anche economiche) a causa della mancanza di personale, vero grande problema della sanità nazionale ma anche trentina.

In questo senso la discussione sulla riduzione dei posti letto per pazienti in condizione di bisogno acuto compensandoli con un centro crisi adolescenti, va necessariamente accompagnata da un ragionamento sui medici, infermieri, educatori e tecnici della riabilitazione psichiatrica funzionali a garantire un servizio realmente efficace per la Comunità.

La situazione dei servizi di salute mentale nei nostri territori è già da tempo insufficiente, nonostante l’impegno e la competenza degli operatori del settore. Mancano medici, infermieri e personale specializzato, gli orari di apertura del CSM risultano spesso insufficienti e i tempi per la presa in carico dei pazienti non rispecchiano i reali bisogni degli stessi e dei famigliari che convivono con tali situazioni delicate. Il Covid ha inoltre contribuito a peggiorare questa situazione aumentando la sofferenza mentale che ora presenta esigenze nuove, alle volte di difficile comprensione, e che dunque richiede ai servizi maggiore disponibilità, comprensione e competenze.

Sulla salute mentale occorre investire di più, oggi più che mai, lo dicono tutti i dati a disposizione e le agenzie preposte all’osservazione del servizio: servono innanzitutto personale specializzato e strutture adeguate.

La riduzione del reparto, (SPDC servizio psichiatrico diagnosi e cura) unico presidio dedicato ai disturbi mentali aperto 24 ore su 24 sul territorio, può seriamente mettere in difficoltà numerosi pazienti e le loro famiglie, costretti a ricorrere al pronto soccorso già intasato e spesso inadeguato a rispondere a tali bisogni.
Inoltre, l’istituzione di un servizio per minori al terzo piano del distretto sanitario delle Palme è ben lungi dall’essere frutto di un maggiore investimento, ma si tratta soltanto di un intervento di carattere logistico che, al di là della genericità della proposta, rischia di essere percepito invece come un luogo di esclusione dai rapporti o dai contatti con gli altri di minori con problemi di salute mentale, lontano anni luce dalle loro necessità. Pertanto rimangono tuttora numerosi dubbi sia in merito al personale a disposizione sia riguardo agli spazi che difficilmente possono prestarsi alle esigenze di questo servizio, con il grave rischio infine di aggiungere un servizio per peggiorarne due.

In generale osserviamo non senza preoccupazione come le decisioni annunciate vadano in direzione opposta a quella pensata da Basaglia, attenta alla presa in carico della persona e della sua famiglia attraverso risposte di qualità ai bisogni di una salute mentale moderna. Se vengono meno i sevizi pubblici o
se ne compromette la qualità, di fatto le persone in condizione di bisogno saranno costrette a rivolgersi alle strutture private, come avviene ormai per tutti i servizi sanitari anche in Trentino, con l’effetto di rischiare che chi non è in grado di provvedere economicamente al sostegno delle cure, di fatto sia indotto a rinunciarvi.

Ci ricordiamo bene la campagna elettorale di Fugatti in merito all’ospedale di Arco, dove addirittura veniva promessa la riapertura del punto nascite mentre ora, alla prova dei fatti, vengono pure tagliati i servizi più essenziali, oltre al mancato rinnovo dei patti di lavoro per tutto il Personale sanitario. L’auspicio è che (anche) in questo caso si rinunci a trattare il tema della Sanità con ideologia, slogan e proposte spot, ma che si colga invece l’importanza di investire di più in un ambito tanto fondamentale per la Comunità.

 

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Per il Coordinamento di Valle del PD dell’Alto Garda e Ledro, il Coordinatore Alessio Zanoni, unitamente a tutti i Segretari dei Circoli di zona.

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