A seguito della presentazione dello schema di regolamento applicativo delle Linee guida per il Benessere a scuola, si è riaperto il dibattito su autonomia, buone pratiche e vincoli normativi, riteniamo quindi che al centro di questa discussione debba tornare ciò che è davvero essenziale: il benessere degli studenti.
Ogni giorno, bambini e ragazzi affrontano carichi di lavoro impegnativi, spesso non tanto per la quantità di compiti, quanto per la scarsa coordinazione tra le discipline e la gestione disorganica della comunicazione scolastica.
Le piattaforme digitali, se da un lato garantiscono trasparenza e accesso alle informazioni, dall’altro hanno contribuito a dilatare tempi e modalità di interazione, creando una disponibilità pressoché continua, non sempre compatibile con una vita scolastica equilibrata.
In questo contesto, è anche importante che i compiti assegnati per casa non diventino uno strumento di valutazione, ma restino strumenti di esercitazione, consolidamento e responsabilizzazione al fine di raggiungere efficacemente gli obiettivi didattici. È necessaria dunque chiarezza sulle modalità e sui tempi delle comunicazioni scolastiche, affinché siano gestibili, sostenibili e rispettose dei tempi extrascolastici degli studenti e delle famiglie.
Le regole non devono essere vissute come imposizioni, ma come garanzie di equità e coerenza. Per questo, un regolamento uniformato può rappresentare un’opportunità per restituire senso e misura alla
quotidianità scolastica, evitando sovrapposizioni, disallineamenti e stress evitabili.
Una Scuola davvero autonoma è una Scuola che si assume la responsabilità di agire in modo coerente, trasparente e rispettoso del tempo e del benessere di ciascuno, e una comunità educante solida è quella che, senza deleghe in bianco, lavora insieme, dirigenti, docenti, studenti e famiglie, per costruire un ambiente scolastico sano, inclusivo e sostenibile.
Il Presidente
Maurizio Freschi
Il Vicepresidente
Andrea Oss