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CONSIGLIO PAT * TERZA COMMISSIONE: «VARIANTE AL PUP PER IL CORRIDOIO EST, SÌ AL DDL 37»

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18.38 - lunedì 9 settembre 2024

Variante al Pup per il corridoio est: sì al ddl 37 della Terza commissione.  La Terza commissione, presieduta da Vanessa Masè della Civica, ha detto sì al disegno di legge 37 dell’assessore Mattia Gottardi di approvazione della variante al Pup relativa all’ambito di connessione corridoio est. Lo ha fatto, con 4 sì (Masè, Biada, Brunet, Paccher) e 2 no (Calzà, Stanchina), questo pomeriggio dopo aver sentito i pareri del Cal, della Comunità della Bassa Valsugana e Tesino, della Comunità della Vallagarina, della Magnifica comunità degli Altipiani cimbri e del Comune di Trento. Di seguito diamo conto dei principali interventi.

 

Le audizioni

Consiglio delle autonomie locali: le comunità chiedono il confronto coi territori
Il presidente Paride Gianmoena ha parlato dei pareri espressi dai Comuni, ricordando che si è cercato di dare maggior peso ai Comuni coinvolti. Ha presentato una nota (disponibile online sul sito del Consiglio) e raccontato un percorso partecipato: pur registrando alcune posizioni favorevoli (Comunità di Valsugana e Tesino, Comune di Caldonazzo, Comune di Riva del Garda) e alcune critiche (Comunità Alta Valsugana e Bersntol, Comune di Ala), la maggioranza dei territori ha rappresentato una netta opposizione alla proposta (Comunità della Vallagarina, Comune di Rovereto, Comune di Trento, Comune di Vallarsa).

Sono state inviate alcune osservazioni (contrarie) direttamente agli uffici provinciali dai Comuni, ha aggiunto citando quelle del Comune dell’Altopiano della Vigolana, del Comune di Arco, del Comune di Besenello, del Comune di Pergine, del Comune di Terragnolo. Profili di criticità sono stati formulati anche dal Comune di Calceranica al lago e dal Comune di Tenna. Le comunità, ha dichiarato poi Gianmoena, chiedono che ci sia un particolare confronto con i territori: è emersa la richiesta di approfondimenti dal punto di vista ambientale, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti geologici e idrogeologici. Ha ricordato l’opportunità di inserire questo intervento in una rivisitazione dell’intero Pup.

La consigliera Michela Calzà (Pd) ha chiesto se le decisioni dei sindaci siano suffragate da un passaggio in Consiglio comunale. Laura Marinelli ha risposto che la maggior parte, salvo due tre casi, si è espressa con delibere di Consiglio o Giunta. Roberto Stanchina (Campobase) ha chiesto, ottenendo riscontro positivo, di produrre questo elenco.

Comune di Trento: dubbi sull’effettiva possibilità di coinvolgimento dei Comuni
L’assessora del Comune di Trento Monica Baggia ha fatto riferimento alle osservazioni condivise dai Comuni, in particolare a quella congiunta di Trento Rovereto Pergine e Lavis, sulle questioni di merito. Sul metodo ha espresso molti dubbi sull’effettiva possibilità per i Comuni di essere realmente coinvolti in un processo partecipativo. Ha parlato della genericità delle indicazioni date in principio della vicenda (su quale sarebbe il tratto di terreno provinciale occupato dall’infrastruttura, di che tipo di struttura si parla, sulle analisi ambientali e gli aspetti socio-economici). Oggi ancora, ha proseguito, non è chiaro quale sarà il percorso successivo all’approvazione di questo ddl: l’approvazione della variante oggi chiude di fatto il confronto inteso come effettiva possibilità di partecipare ed è questa la preoccupazione che muove i Comuni, ha spiegato Baggia. Ancora: il Tar ha dichiarato inammissibile il ricorso dicendo che non c’è lesione degli interessi del Comune, ci si chiede però ora cosa seguirà a questo ddl, sembra che a questo testo dovrà seguire un’ulteriore variante al Pup.

O questa è una dichiarazione di intenti o di merito, ha affermato, oppure sinceramente non si capisce come le amministrazioni possano dare il loro contributo legittimo e previsto dalla legge. Fino a quando non si saprà il tragitto non si potrà sapere l’impatto ambientale, ha aggiunto; finora c’è solo il disegno di un ambito che non consente di capire come l’infrastruttura andrà a incidere. I documenti delle amministrazioni, ha ricordato Baggia, sono stati oggetto di allegato, ma senza argomentazioni che mirino a superare obiezioni o a rispondere a richieste di integrazione delle amministrazioni. Il Comune di Trento è indicato nel Pup come un nodo centrale per i corridoi e per la mobilità, ha concluso, ma in questa variante non si fa minimamente riferimento alle modalità con cui Trento possa essere considerato centro della mobilità provinciale. L’ingegner Silvio Fedrizzi ha affermato che se a questa fase seguisse un’ulteriore fase Pup con una fase partecipata potrebbe andare bene, ma al momento manca una visione di dettaglio.

Comunità della Vallagarina: necessario confronto con le istituzioni locali
Il presidente Stefano Bisoffi ha fatto riferimento alla relazione prodotta (alla quale si rimanda, in allegato alla notizia sul sito del Consiglio) e ricordato che si auspica un’attenta valutazione da parte della Commissione e ribadito la necessaria condivisione strategica, attraverso il confronto e il dialogo con le istituzioni locali, degli obiettivi di sviluppo del territorio trentino sia in termini infrastrutturali sia di impatto turistico, commerciale e paesaggistico-ambientale, tenuto conto in primis delle esigenze dei territori e delle rispettive comunità.

Comunità della Bassa Valsugana e Tesino: necessario trasferire parte del traffico
Il presidente Enrico Galvan ha ribadito la posizione espressa in passato sul tema e fatto riferimento alle osservazioni inviate al Cal. La mobilità in Valsugana vive da anni un traffico di passaggio elevato, ha dichiarato, la Pedemontana veneta comporterà un ulteriore importante aumento di mezzi in transito su un percorso che è già molto penalizzato. Ha ricordato che la stagnazione dell’aria dovuta alla morfologia del territorio non permette una ventilazione sufficiente a evitare conseguenze sulla salute della comunità. La posizione non può che condividere la necessità di un trasferimento fisico di una parte del traffico viario su zone che non subiscono dal punto di vista morfologico la situazione della Valsugana. Condividiamo il corridoio con accesso ad est, ha detto. Ha parlato di un’ottica di ragionamento complessivo e tematiche multidisciplinari. Indifferibile un percorso valutativo dei territori.

Magnifica Comunità degli Altipiani cimbri: opere venete influenzano il Trentino
Il presidente Isacco Corradi ha ricordato le opere che il Veneto sta compiendo in autonomia che porteranno inevitabilmente traffico. I territori attraversati, anche nel sottosuolo, non sono stati coinvolti. Ci sono tematiche ambientali, ha detto, si deve fare anche una riflessione su come le opere in parte veneta andranno a influenzare il nostro territorio. Sono logiche simili a quelle degli interventi fognari fatti analogamente e senza collegamento dal Veneto in Trentino.

Rispondendo a un’istanza del consigliere Francesco Valduga (Campobase), che ha ricordato che i pericoli stanno nel fatto che il documento è alto, l’assessore Mattia Gottardi ha ricordato che nell’eventualità che il concessionario depositasse un’ipotesi progettuale si andrebbe incontro alla costituzione di una commissione paritetica con la nomina di un comitato tecnico. Ci sarebbe poi la ratifica in Consiglio provinciale. Ciò darebbe nuovamente possibilità di partecipazione e coinvolgimento. Ha ricordato, facendo riferimento all’intervento di Baggia, la posizione del Tar sui ricorsi dei Comuni (respinti).

Calzà ha chiesto i dati dei flussi di traffico interno e di collegamento interregionale della Valsugana in tempo utile per l’Aula. Gottardi ha promesso di rappresentare l’istanza al Servizio gestione strade. Roberto Paccher (Lega) ha chiesto di indicare a quando si riferiscono e dettagliati anche per giornate: il dato su base annua dà un’indicazione, ma si devono anche guardare le giornate di punta.

Disponibile sul sito del Consiglio in allegato a questa notizia è inoltre un documento inviato dalla Comunità dell’Alta Valsugana e Bersntol.

L’esame
Dopo l’approvazione dell’articolato, nelle dichiarazioni di voto Calzà ha fatto riferimento all’intervento del Cal che ha espresso parere negativo sull’opera e ha confermato la propria posizione contraria.
Il disegno di legge è stato approvato con 4 voti favorevoli (Masè, Biada, Brunet, Paccher) e 2 contrari (Calzà, Stanchina).

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