Consiglio provinciale. Approvata all’unanimità la risoluzione sul tema dell’acqua. Il Consiglio provinciale ha proseguito nel pomeriggio i lavori con la votazione all’unanimità della risoluzione firmata da tutti i Capigruppo relativa alla comunicazione del Presidente della Provincia sull’esercizio del diritto di prelazione delle quote della società Hydro Dolomiti Energia. In allegato gli interventi che hanno preceduto il voto.
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In apertura di seduta, dopo una brevissima sospensione dei lavori nella quale i Capigruppo hanno sottoscritto all’unanimità il documento di risoluzione, è intervenuto il consigliere Francesco Valduga (Campobase) ad esprimere soddisfazione per la firma del documento unitario che ribadisce il ruolo del pubblico nell’importante partita dell’energia. Ha espresso l’auspicio che questo passaggio possa segnare la strada anche per il futuro.
Ringrazio tutti per l’importante lavoro svolto che ha portato ad una risoluzione condivisa, ha detto Eleonora Angeli (Lista Fugatti Presidente), oltre che il consigliere Kaswalder che aveva presentato una mozione (poi ritirata) che ha stimolato di fatto il dibattito.
La soddisfazione per aver condiviso una visione futura per il Trentino è stata espressa anche da Carlo Daldoss (FI) che ha auspicato questo possa essere il primo passo per un ragionamento di attenzione ambientale, non solo di profitto, sul tema dell’acqua.
Il consigliere Filippo Degasperi (Onda) ha condiviso la soddisfazione dei colleghi, pur raccomandando maggiore pragmatismo perché se la società non vedesse il rinnovo delle concessioni, quella odierna non sarebbe stata una grande risoluzione. Ha espresso l’ottimistico auspicio che quanto successo con A22 non si ripeterà sul tema dell’acqua.
La consigliera Vanessa Masè (Civica) ha apprezzato la modalità con cui è stato condiviso un argomento così strategico per il Trentino che riavvia un percorso chiaro sulla partita della gestione del nostro oro bianco. Ha anticipato il voto favorevole dell’intero gruppo Andrea de Bertolini (PD) che ha sottolineato la positività che l’aula abbia riconosciuto oggi in maniera condivisa che l’acqua è un bene comune. Sappiamo anche come questa decisione non possa essere intesa come uno spot, ha aggiunto, svincolata da altre e che il saldo non è positivo: questo deve quindi essere solo il punto di partenza per declinare un’agenda politica pluriennale su più livelli e vigileremo affinché questa decisione sia coerente rispetto ad una strategia di lungo termine, che restituisca questo bene davvero alla comunità.
Mirko Bisesti (Lega) ha convenuto che quello di oggi debba essere un punto di partenza in un percorso mirato alla ricaduta finale per i nostri cittadini, attraverso un’azione politica e amministrativa coerente.
Walter Kaswalder (Patt) ha dichiarato il ritiro della mozione sull’argomento, che ha di fatto stimolato la discussione odierna. Ha richiamato la battaglia dell’Asar del ‘47 a sostegno del patrimonio idrico, risorsa che già allora si sosteneva potesse finanziare la nostra autonomia. Memore di quei giorni, non celando l’emozione, ha espresso grande soddisfazione per l’odierna condivisione e ringraziato tutti quelli che hanno collaborato alla stesura della mozione.
Dichiaratamente contenta della condivisione anche la consigliera Lucia Coppola (Alleanza Verdi Sinistra) che ha posto l’attenzione sull’acqua come bene comune, ma al contempo, ha argomentato, un bene non infinito: dobbiamo prestare molta attenzione all’equilibrio degli ecosistemi, alla qualità dell’acqua e all’inserimento paesaggistico.