Ancora sospensioni per la risoluzione sullo Statuto. Botta e risposta in aula tra Cia e Daldoss In apertura della seduta di questa mattina Claudio Cia (Misto) è intervenuto per motivi personali facendo riferimento ad una frase pronunciata ieri in aula da Daldoss (FdI) e che ha ritenuto offensiva. Ieri il consigliere di Fratelli d’Italia in tono polemico, ribattendo alle affermazioni di Cia (critiche nei confronti dell’onorevole Urzì e della vicepresidente Gerosa) ha affermato in un passaggio del suo intervento: “sentendo qualche componente della maggioranza che essendo limitrofo anche dal punto di vista fisico alla minoranza si atteggia a rubarle il mestiere, ma questo è un altro problema ce lo risolveremo noi”.
“Io, ha detto Cia, sono sempre stato un consigliere di centro destra a prescindere da dove mi siedo” e, sempre riferendosi a Daldoss, ha affermato: “non so se lei può dire altrettanto. Ricordo che nel 2013 lei sedeva come assessore a sostegno del centro sinistra e, ha continuato Claudio Cia, vorrei ricordarle che lei era pronto a fare il candidato del centro sinistra e ora lo troviamo assessore del centro destra, mentre io vi ho rinunciato.
Io non rubo il mestiere al centro sinistra, ma non rinuncio ad intervenire nel merito per esprimere la mia posizione in difesa dell’autonomia perché un partito mi dice di tacere. Quanto al “ci penseremo noi” Cia ha chiesto deve prendere la frase come una intimidazione e ha chiuso chiedendo “dobbiamo aspettarci un ritorno all’olio di ricino?”
La replica di Daldoss: L’esponente di FdI ha ribadito quello che ha detto ieri perché, ha detto, in particolare le parole rivolte da Cia alla vicepresidente, sembravano più critiche di quelle della minoranza. Daldoss ha detto di non aver certo voluto fare intimidazioni, comunque, ha concluso, c’è un problema di coerenza del quale si parlerà in maggioranza.
Dopo questo botta e risposta, Bisesti della Lega ha chiesto un nuova sospensione per discutere, dopo l’incontro di ieri tra minoranza e maggioranza, della risoluzione sulla riforma dello Statuto. Lucia Maestri (Pd) ha però ribattuto che ieri non c’è stato un confronto con la maggioranza, semplicemente alcuni esponenti del centro sinistra sono entrati, senza essere stati invitati, nella stanza dove si teneva l’incontro dell’opposizione. Un atteggiamento inedito, ha detto infine Maestri.