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CONSIGLIO PAT * INCONTRI ISTITUZIONALI: KASWALDER, « AI PRESIDENTI DEI CONSIGLI COMUNALI, MI IMPEGNO A PORTARE AVANTI IL TEMA DELL’INDENNITÀ »

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18.33 - giovedì 23 giugno 2022

I presidenti dei Consigli comunali chiedono a Gottardi di partecipare alle assemblee delle Comunità di valle e inoltre di poter portare la fascia dei comuni e un’indennità?

Oggi pomeriggio nell’emiciclo del Consiglio provinciale un folto gruppo di presidenti dei Consigli comunali trentini, guidati dal coordinatore, il presidente dell’assemblea del capoluogo, Paolo Piccoli, si sono incontrati per un confronto con il presidente Walter Kaswalder che ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza e la delicatezza del ruolo di chi guida le assemblee rappresentative. Molti problemi, ha continuato, derivano dal fatto che il nostro sistema parlamentare, come quello francese, risente di un carattere accentratore ben diverso da quello della tradizione austro – ungarica. Gli istituti parlamentari oscillano, ha ricordato, tra la rappresentanza politica e la necessità di decidere in modo trasparente. Kaswalder ha affrontato anche il tema dell’ostruzionismo. “Ostruzionismo – ha continuato – che sa reinventarsi scoprendo sempre nuovi strumenti: in questa legislatura, ad esempio, è invalso l’uso di presentare ordini del giorno seriali sui progetti di legge, anche sulla scorta di una disposizione regolamentare voluta anni fa dalle forze politiche che oggi compongono la maggioranza”.

Ostruzionismo che in Italia, ha aggiunto, non è più uno strumento estremo per bloccare questioni di ordine costituzionale ma è divenuto di fatto un esercizio consociativo del potere. Fenomeno che diventa lampante nelle discussioni del bilancio dove ormai la trattativa è prassi consolidata. Insomma, ha ricordato Kaswalder, il ruolo del presidente delle assemblee a qualsiasi livello è difficile perché si muove tra la rappresentanza istituzionale e l’inevitabile ruolo politico che è particolarmente evidente nella programmazione dei lavori consiliari. Comunque, ha chiuso il presidente, nell’esperienza del Consiglio provinciale, anche dopo duri confronti, il buon senso e la volontà di risolvere i problemi hanno sempre avuto la meglio.

 

Piccoli: i presidenti devono poter partecipare alle assemblee delle comunità di valle

Paolo Piccoli, ringraziando per l’incontro, ha ricordato che i presidenti (in tutto il Trentino sono 39), quando entrano nei consigli, devono sapersi spogliare del loro essere di parte. Piccoli ha ricordato di aver preso l’impegno, finora mantenuto, che da presidente del Consiglio di Trento non avrebbe votato nei casi di conflitto ma solo in quelli di larga condivisione. Anche lui ha toccato il tema dell’ostruzionismo che, ha detto, dovrebbe limitarsi ai grandi temi, mentre non è accettabile e poco democratico presentare, ad esempio, 5 mila emendamenti per bloccare un provvedimento per arrivare al mercanteggiamento. Piccoli ha sottolineato l’importanza del lavoro di formazione che il Coordinamento sta attuando, anche per rivalutare il ruolo di presidente del Consiglio comunale che è fondamentale anche per far funzionare bene le amministrazioni. Piccoli ha infine rivolto una richiesta all’assessore Gottardi, che venga dato spazio nelle assemblee delle Comunità ai presidenti dei consigli, magari anche diritto di voto.

 

I presidenti: serve un riconoscimento del nostro ruolo e un’indennità

Omar Lucchini di Storo ha sottolineato l’importanza della fascia perché aiuta a far conoscere e riconoscere il ruolo dei presidenti. Fabrizio Paternoster del Comune di Novella ha detto che è condivisibile la proposta di Piccoli sulle Comunità di valle. Massimiliano Larcher di Folgaria ha anche lui sottolineato l’importanza della presenza dei presidenti, come rappresentanti di maggioranza e minoranza, nelle comunità. Emanuele Deanesi di Borgo ha affermato che la figura del presidente del Consiglio è spesso sconosciuta e quindi la fascia può avere un valore rilevante. Deanesi ha ricordato anche il lavoro pesante svolto dai presidenti e quindi sembra corretto l’introduzione di un compenso. Gabriele Leita di Brentonico ha anche lui messo in evidenza la necessità della partecipazione nelle Comunità. La presidente dell’assemblea di Mori, Silvana Scarabello ha sottolineato le difficoltà di partecipazione dei presidenti che appartengano alla minoranza. Per Riva Salvatore Mamone ha anche lui messo in luce la necessità della fascia come segno di riconoscimento. Antonella Zucchelli di Civezzano ha detto che anche i presidenti di maggioranza incontrano difficoltà nei rapporti istituzionali con Giunte e sindaci. Laura Toniolli di Mezzocorona ha aggiunto che i presidenti devono essere conosciuti nella comunità e ha sottolineato l’importanza dell’imparzialità anche nelle votazioni. Simone Muraglia di Aldeno ha anche lui messo in evidenza l’importanza della fascia come segno di riconoscimento nella comunità. Mentre Renzo Ceccato di Castel Ivano ha affermato che serve un’azione per far conoscere i problemi che i presidenti dei consigli stanno affrontando. Lucio Rigotti del Comune di Vallelaghi ha puntato il dito sul fatto che funzionari e segretari vedono i presidenti quasi come un impaccio. Mirella Girardini di Tione ha invece detto che il suo ruolo è riconosciuto dal suo sindaco, ma non fuori dalle mura del municipio. Mariano Concin di Mezzolombardo ha detto che la figura del presidente non è ancora definita e un distintivo, come la fascia, potrebbe svolgere un ruolo importante. Carlo Giovannini di Baselga, sottolineando l’importanza della fascia, ha invece affermato che ognuno deve sapersi ritagliare un ruolo nei comuni con autorevolezza e chiedendo rispetto. Patrizia Montermini dell’Altipiano della Vigolana ha evidenziato l’importanza di partecipare alle Comunità. Per Cesare Bernard di San Jan di Fassa una delle difficoltà è la gestione della complessità sociale e amministrativa con un sistema che crea nei comuni delle “piccole monarchie” dei sindaci e assessori. Bernard ha chiesto a Kaswalder la disponibilità perché venga messo nero su bianco, con una legge, il ruolo dei presidenti dei consigli comunali. Raffaele Vanzo di Cavalese, ha sottolineato l’importanza di poter evidenziale in una sede come il Consiglio provinciale problemi come la partecipazione dei presidenti nel Cal, nelle Comunità di valle e l’adozione della fascia che peraltro è prevista dal testo unico sui comuni. D’accordo sulla partecipazione alla vita delle Comunità anche il presidente di Volano, Rudi Pasquali. Infine, Claudio Taller di Cles ha messo in evidenza le difficoltà dei presidenti di minoranza.

 

Kaswalder: mi impegno a portare avanti il tema dell’indennità per i presidenti

Walter Kaswalder ha concluso affermando che gli spazi si devono conquistare perché nessuno li regala. La fascia, ha aggiunto, non è un grosso problema da risolvere ma che va affrontata la questione dell’indennità, tema che si è impegnato a portare avanti in Consiglio regionale. Sul ddl di riforma delle Comunità ha auspicato una rapida approvazione della Legge anche perché sono commissariato ormai da anni. Infine, Piccoli in chiusura ha detto che formalizzerà all’assessore Gottardi la richiesta di una partecipazione dei presidenti nelle assemblee delle Comunità di valle.

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