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CONSIGLIO PAT * FEMMINICIDI: «UNA SEDIA ROSSA A PALAZZO TRENTINI, PER RICORDARE ED AGIRE»

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16.53 - venerdì 22 novembre 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il Consiglio aderisce compatto alla campagna di sensibilizzazione. Una sedia rossa: messaggio contro i femminicidi. Una sedia rossa per simboleggiare il vuoto lasciato dalle donne vittime di femminicidio. Una sedia per ricordare, riflettere, agire.

Anche il Consiglio provinciale ha deciso di aderire alla campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, riservando quel posto a chi non c’è più. Un gesto che ribadisce con forza come la battaglia contro il femminicidio e ogni forma di abuso non può e non deve conoscere tregua.

Un impegno testimoniato anche dalla recente approvazione all’unanimità di due disegni di legge a firma delle consigliere Vanessa Masè (La Civica) e Stefania Segnana (Lega) e di Mariachiara Franzoia e colleghi del PD, intervenuti a modifica della legge in tema di prevenzione della violenza di genere e tutela degli orfa​​ni e delle donne che ne sono vittime.​​​

​​​​​Su iniziativa della Presidenza e della Vicepresidenza del Consiglio provinciale, ​​è apparsa oggi nell’atrio di Palazzo Trentini la sedia rossa, per testimoniare la propria vicinanza alla ricorrenza del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

“Il 25 novembre – ha commentato il presidente Claudio Soini – ricorre la giornata internazionale dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, istituita 25 anni fa dall’Assemblea ONU. Il pensiero va in modo particolare alla tragica condizione femminile nei regimi autoritari e dittatoriali. Le donne, anche perché sono le più coraggiose, sono le prime a subire il carcere, la tortura, le violenze più efferate e umilianti.

È una lotta che non riguarda solo gli aspetti culturali, ma è un vero e proprio caposaldo della nostra democrazia, quindi lo è a maggior ragione in una realtà come la nostra autonomia che trova la sua ragione più profonda proprio nei principi democratici. Non c’è quindi posto per chi esercita violenza nel Trentino autonomo e democratico. È un tema trasversale e intergenerazionale, nessuno a qualunque età può chiamarsi fuori. Occorre mettere in campo tutte le forze, a partire da quelle educative, per debellare questa piaga nel nostro territorio, con lo sguardo e il cuore allargato al mondo, come ci insegna questa giornata. Per questo voglio ricordare la lotta eroica delle donne iraniane a difesa della loro dignità calpestata da un regime che non esita a ricorrere alla pena di morte e alla repressione più feroce”.

La vicepresidente Mariachiara Franzoia ha affermato: “Si deve fare di più, perché l’obiettivo è zero femminicidi, occorre tornare a lavorare sulla prevenzione per promuovere una comunità consapevole e partecipe, supportando le giovani generazioni a crescere e ad esercitare la parità di genere. I dati ci dicono purtroppo che la cultura patriarcale esiste ancora e che la maggior parte della violenza di genere non è messa in atto da sconosciuti o stranieri ma da familiari o conoscenti con i quali si è in relazione nel quotidiano. È fondamentale lavorare nelle scuole, promuovendo iniziative formative per scardinare gli stereotipi dominanti perché lavorare sul piano culturale ed educativo è senza dubbio la strategia più giusta per prevenire la violenza. Accanto alla prevenzione, dobbiamo potenziare la rete di aiuto per favorire l’uscita delle donne dai rapporti violenti con un’attenzione particolare al post emergenza, momento molto delicato e denso di fragilità, dove esiste un rischio altissimo di ritorno al passato”.

Sempre nel quadro delle iniziative di sensibilizzazione ieri è andato in scena lo spettacolo “Voci negate”, alle 20:30 all’Auditorium Santa Chiara di Trento, organizzato con il sostegno della Commissione provinciale Pari opportunità tra donna e uomo (Cpo), organo incardinato presso il Consiglio provinciale. Lunedì 25 novembre, alle ore 10, nella sede della Provincia autonoma di Trento, il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini parteciperà a un incontro dedicato alla presentazione dei dati aggiornati sul fenomeno della violenza di genere in Trentino relativi all’anno 2023. Numeri che purtroppo continuano ad evidenziare un fenomeno drammatico, ancora lontano dall’essere superato. Secondo alcuni dati statistici derivanti dal rapporto del Viminale: in Italia le donne uccise nel 2023 sono state 118, ​ben 64 delle quali ad opera di partner o ex compagni.

Da gennaio ad ottobre 2024, invece, 98 è il numero delle vittime, 51 delle quali uccise da parte di compagni o ex. Le proposte proseguiranno sino al 6 dicembre, con l’evento “Non è un paese per donne”, promosso dalla Commissione provinciale Pari opportunità. Alle ore 14:30, nella Sala di Rappresentanza della Regione, si terrà un incontro dedicato all’analisi del mercato del lavoro femminile da una prospettiva di genere, per affrontare le sfide e le opportunità che caratterizzano il panorama odierno.

Un impegno costante che mira a sensibilizzare, informare e promuovere un cambiamento culturale, nella speranza che un giorno la sedia rossa possa non essere più necessaria.​

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