(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il Presidente di Confagricoltura del Trentino Diego Coller esprime la sua soddisfazione per l’accordo che è stato raggiunto con i sindacati dei lavoratori per il rinnovo del contratto dei dipendenti del settore agricolo. L’accordo è stato frutto di un forte senso di responsabilità di tutte le parti firmatarie che hanno rinunciato reciprocamente a delle richieste, ma con l’unico obiettivo di garantire alle parti rappresentate il massimo ottenibile in questo difficile frangente.
Coller ha sottolineato come la trattativa sia stata influenzata dalle difficoltà economiche degli ultimi anni, caratterizzate da un incremento significativo dei costi di produzione, in particolare quelli legati all’energia, ai fitofarmaci e ai concimi. Parallelamente, anche le famiglie dei lavoratori hanno dovuto fare i conti con l’aumento del costo della vita, aggravato dalla crescita dell’inflazione e dei costi energetici, che ha ridotto il loro potere d’acquisto.
Confagricoltura ha richiesto e ottenuto dai sindacati dei lavoratori di rinunciare ad alcune richieste normative che avrebbero comportato un onere eccessivo per le aziende agricole e piuttosto mettere sull’incremento salariale una parte di quei maggiori costi che avrebbero dovuto sostenere le aziende.
Altro aspetto positivo da sottolineare è come l’incremento percentuale sia stato spalmato temporalmente, dal momento della sottoscrizione e quindi dal primo di settembre verrà applicato un aumento del 3,5%, come stabilito dagli accordi a livello nazionale per il recupero dell’inflazione del biennio 2020-2023. Nella contrattazione a livello provinciale abbiamo concordato un aumento pari al 3% più uno 0,9% come elemento di garanzia inflattivo, legato soprattutto alle dinamiche provinciali che si discostano dalle dinamiche inflattive nazionali. L’incremento provinciale verrà erogato in tre tranche: 1,7% dal 01/01/2025, 1,3% dal 01/06/2024 e infine l’applicazione dell’elemento di garanzia inflattivo pari all’0,9%.
La chiusura di questa lunga trattativa permetterà di potersi concentrare in maniera più efficace su quelli che sono i reali problemi dell’agricoltura trentina che sono redditività e produttività. I nostri soci a più riprese ci hanno evidenziato questi due temi e ribadito che i collaboratori che ci aiutano nella conduzione delle nostre aziende devono essere remunerati in maniera adeguata, è grazie anche al loro contributo che le aziende possono recuperare la produttività e la redditività.
Come Confagricoltura continueremo il nostro dialogo con le istituzioni per supportare le aziende nel miglioramento di efficientamento sia dal punto di vista economico che ambientale.
