(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Centro sociale Bruno, il Comune ha chiesto a Patrimonio di non procedere alla demolizione. In merito alle dichiarazioni dell’assessore provinciale Simone Marchiori sul futuro dell’edificio che oggi ospita il Centro sociale Bruno è opportuno fare alcune precisazioni. Come noto, l’attuale piano guida per lo sviluppo urbanistico dell’area Italcementi prevede che quell’edificio sia abbattuto.
Considerato che l’impegno nel volontariato sociale e culturale del Centro Bruno è ritenuto dall’Amministrazione comunale un valore da non disperdere, è stato chiesto a Patrimonio del Trentino, società proprietaria dell’immobile, di non procedere alla demolizione, tanto più che i progetti sull’area ex Italcementi non sono ancora completamente definiti. In attesa di trovare, prima della demolizione, una collocazione alternativa alle attività del Centro sociale, l’Amministrazione comunale si è impegnata a fare da intermediaria tra Patrimonio del Trentino e “Bruno” per il pagamento delle spese dell’Imis.
Ad oggi è questo lo stato dell’interlocuzione tra Patrimonio del Trentino e Amministrazione comunale sull’edificio di Piedicastello. La cessione in comodato al Comune dell’immobile è stata ritenuta non praticabile in ragione della transitorietà della situazione. Per questo è stato concordato di non procedere alla demolizione in questa fase di passaggio salvaguardando così l’attività del Centro sociale senza precludere i progetti futuri di sviluppo urbanistico dell’area.