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COMITATO SAL – SALVAGUARDIA AREA LAGO * EX CATTOI – RIVA DEL GARDA (TN): « LO SPAZIO VENGA DESTINATO A VERDE PUBBLICO NON EDIFICABILE, PREVIO REGOLARE ESPROPRIO »

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04.04 - giovedì 17 novembre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Area EX Cattoi. Se i portatori di interesse non sono i cittadini.

I precedenti

Il Comitato SAL fin dal 12 dicembre 2020 ha reso noto all’Amministrazione Comunale e in particolare alla Sindaca Santi di rappresentare l’interesse di quella parte di cittadini che chiedevano (ricordiamo la precedente consultazione popolare del 2018 in merito) e chiedono che l’area ex Cattoi, tutt’ora area bianca, venga destinata a verde pubblico non edificabile, previo regolare esproprio essendo l’area di proprietà privata.

Sottolineiamo qui un concetto fondamentale: il diritto di proprietà riguarda il suolo e gli edifici, mentre la destinazione urbanistica di un’area è prerogativa esclusiva dell’amministrazione pubblica che deve pianificare nell’interesse generale. e qui siamo in presenza di una nuova pianificazione di un’area bianca. A tale scopo il Comitato ha chiesto di incontrare la neoeletta sindaco Santi.

Nell’incontro avvenuto il 7 gennaio 2021, la Sindaca Santi, oltre a ribadire la propria volontà di acquisire a verde pubblico l’area per non meno del 90 %, ha manifestato l’intenzione e la necessità della trattativa con i proprietari dell’area indicando un valore rapportato all’area edificata che la circonda, anziché sulla base della pianificazione che l’amministrazione avrebbe deciso tramite variante urbanistica, e si assumeva l’esistenza di diritti edificatori derivanti dai volumi ancora insistenti nell’area (capannone).

Entrambe queste premesse erano e sono, a nostro informato parere, non legittime.

Infatti, con una lettera datata 26 febbraio 2021, contestavamo la asserita necessità di trattare coi privati, affermando che ‘la normativa urbanistica in vigore nella nostra Provincia – ci riferiamo in particolare alla Legge Provinciale 4.08.2015 n. 15 – prevede e riconosce amplissimi poteri discrezionali e autonomi alla Pubblica Amministrazione circa la decisione sulle destinazioni urbanistiche del territorio amministrato’ e ‘Non è certo nostra intenzione avallare che si instauri con la Proprietà una trattativa di Giunta finalizzata alla conclusione di un c.d. Accordo Urbanistico che preveda anche solo una parziale edificazione di tale area, depauperando così la Collettività ed in genere la Cittadinanza di un bene come l’Area ex Cattoi, irrinunciabile, data la sua estensione e l’importanza nevralgica, per il benessere dell’intera Comunità.’

Non solo: in quella richiesta di chiarimenti (alla quale per altro non abbiamo avuto riscontro) sostenevamo che ‘a nostro parere, parlare di diritti edificatori acquisiti rappresenta una forzatura, dal momento che nessuna iscrizione tavolare di tali obbligazioni reali è rinvenibile e visto che l’acquisizione di tale spazio ad opera dell’attuale Proprietà è posteriore all’entrata in vigore della L.P. 15/2015, che per la prima volta ha previsto la trascrizione al Libro Fondiario dei diritti edificatori acquisiti’.

Abbiamo concretizzato la nostra richiesta in una petizione supportata da circa 3.000 firme ufficialmente consegnate il 9 aprile 2022, che seppur considerata tecnicamente procedibile da parte degli uffici competenti, finora non è stata sottoposta al consiglio comunale, di fatto, quindi, finora ignorata.

 

La nostra posizione sulla questione ex Cattoi

I segnali che vediamo ci preoccupano molto: la giunta Santi ha ricevuto – da subito – i portatori di interessi privati (proprietari area ex Cattoi, albergatori, commercianti, operatori turistici…) mentre noi, comitato di liberi cittadine e cittadini che si battono per l’interesse collettivo, siamo stati ricevuti, con parecchio ritardo, quando sembra che gli ascolti determinanti avvengano altrove, dalla commissione urbanistica e in particolare sul piano paesaggistico Nunes (un documento a nostro parere costoso ed utile solo ad avallare piani politici preesistenti e spinte privatistiche).

 

Gli obiettivi di SAL
Davanti alla Commissione Urbanistica il 3 novembre 2022 non abbiamo potuto fare altro che ribadire con chiarezza e fermezza, senza entrare nel merito del Piano Nunes (al quale peraltro avevamo fatto osservazioni puntuali e documentate), i nostri obiettivi sull’area in questione e sul Parco Miralago:

esproprio dell’area ex Cattoi e destinazione a verde pubblico ‘parco non edificabile’, richiesta sostenuta dalla petizione sottoscritta da quasi 3.000 firme di cittadine e cittadini; richiesta di una stima preliminare del valore dell’area da avanzare al Servizio Provinciale Espropriazioni per decidere con la massima trasparenza e non sulla base di cifre a caso;

progetto sul compendio Miralago, in collaborazione con Associazione Pinter e WWF del Trentino, per la tutela assoluta e prioritaria del verde, sia storico che più recente; destinazione urbanistica a parco pubblico non edificabile con restauro o risanamento conservativo di parte degli edifici (e cancellazione dal catasto dei volumi eventualmente abbattuti) destinazione di spazi ad attività sociali; creazione di luoghi per la conservazione delle memorie storiche ivi conservate;

collegamento delle 3 aree ex Cattoi, Miralago, Parco dell’Ora per dare alla città il più grande parco pubblico – polmone verde urbano – in Riva al lago di Garda e messa in rete con gli altri parchi del Garda.

Di fatto respinta la nostra richiesta di partecipazione alle scelte urbanistiche

Alla nostra richiesta di partecipazione del giugno 2021 è stato risposto che, in caso di variante non sostanziale – come sembra sarà la variante 13 di prossima adozione da parte del Consiglio comunale -, un eventuale confronto partecipativo sarà messo in pratica all’occorrenza su volontaria iniziativa dell’amministrazione. Una petizione di 3000 firme (aprile 2022) richiede ben altra considerazione in virtù del principio di partecipazione alle scelte urbanistiche stabilito dalla normativa provinciale. Ciò consegue, data la verifica positiva dei competenti organi i tecnici che hanno dichiarato legittima la medesima, che essa sia sottoposta al vaglio del consiglio comunale come prevede il regolamento ben prima della variante urbanistica 13.

Sono ormai troppi i fatti che ci dicono che cittadine e cittadini che hanno firmato la petizione, coloro che hanno creduto alla promessa elettorale di acquisizione a verde pubblico dell’area non vengono tenuti in considerazione.

Prosegue, invece, la trattativa che l’amministrazione sta facendo con i privati da noi del tutto criticata. Crediamo che le difficoltà che tale trattativa sta incontrando siano anche dovute alla grande attenzione rivolta al tema fascia lago da comitati e associazioni.

È la pianificazione urbanistica che determina il destino e il valore economico dell’area ex Cattoi e anche il suo valore in termini ambientali e per il futuro. Temiamo che da questa amministrazione non giungeranno scelte nella direzione di una svolta non solo di salvaguardia ambientale, ma anche della trasparenza e della democrazia.

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