(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
///
Buongiorno, in allegato la nota stampa sull’evento di questa sera a Pergine sul tema dei disagi per la chiusura delle linea ferroviaria della Valsugana, per circa un anno, per consentire l’elettrificazione da Trento a Borgo Valsugana est.
///
Il Comitato Mobilità Sostenibile Trentino “ing.Alberto Baccega” ha accolto l’invito a partecipare a l’evento organizzato dal PD e da AVS e ringrazia per l’opportunità di intervenire nel dibattito che si è avviato per la chiusura della linea ferroviaria per la realizzazione dell’elettrificazione tra Trento e Borgo Valsugana est (lotto 1).
Tale intervento insieme al potenziamento e rinnovamento del materiale rotabile, con l’acquisto di
n. 6 complessi POP a 4 casse, n.4 complessi ibridi BLUES e n. 3 complessi ROCK e inseriti nel Contratto di servizio, stipulato recentemente tra la Provincia Autonoma di Trento e Trenitalia 2024-2033 costituiscono indubbiamente un fatto positivo.
I costi dell’elettrificazione ammontano a 60 milioni di euro e quelli per l’acquisto di nuovo materiale rotabile a 81,7 MLN di euro a carico della PAT e 51,1 MLN euro a carico di Trenitalia.
Tali interventi produrranno benefici al servizio ferroviario ma insufficienti per assicurare ai pendolari condizioni di trasporto accettabili.
Innanzitutto il periodo di chiusura da febbraio a dicembre 2025 e sostituzione con bus produrrà notevoli disagi a studenti, lavoratori e turisti e risulterà critico il trasporto bici.
RFI dovrebbe rendere noto il cronoprogramma e far sapere se l’elettrificazione verrà realizzata H24 e anche in orario notturno. Dopo l’intervento, la tratta Borgo Valsugana- Primolano -Bassano del Grappa rimarrà a trazione diesel e pertanto dovranno essere utilizzati i complessi ibridi BLUES. L’elettrificazione di tali tratte farà parte dei lotti 2 e 3, non ancora progettati e finanziati.
La linea ferroviaria Trento – Primolano – Venezia è e rimarrà, dopo l’intervento, a binario unico con conseguenti perdite di tempo negli incroci e precedenze dei treni.
A giudizio del CMST occorrerebbe avere una visione di lungo periodo più lungimirante. Riteniamo che invece del completamento dell’autostrada Valdastico Nord A31, sarebbe importante realizzare la connessione tra Veneto e Trentino con la realizzazione di un VERO potenziamento della linea
ferroviaria della Valsugana, con il raddoppio dei binari e la completa elettrificazione.
Tale intervento che costerebbe la metà della Valdastico Nord e produrrebbe notevoli benefici al trasporto pubblico locale, turistico a lunga percorrenza e al trasporto delle merci tra gli interporti veneti e i porti dell’Adriatico con il Corridoio SCANDINAVO MEDITERRANEO.
Manca un Piano Provinciale per la Mobilità Sostenibile in Trentino che lo preveda.
A tal proposito l’ing. Alberto Baccega ha elaborato un’ipotesi progettuale che è stata ignorata dalle istituzioni.
*
Comitato Mobilità Sostenibile Trentino “ing.Alberto Baccega