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COMITATO DIFESA ACQUE – TRENTINO * GIORNATA ACQUA 2023: BONAZZA, « IN CAMPO POLITICHE LUNGIMIRANTI, PER RIQUALIFICARE GLI ECOSISTEMI FLUVIALI »

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16.13 - martedì 21 marzo 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo 2023, il Comitato permanente per la Difesa delle Acque del Trentino desidera rimarcare il valore dell’acqua come risorsa vitale per l’umanità e per l’ambiente naturale a cui essa appartiene. Il cambiamento climatico ci sta mettendo di fronte a nuove e complesse sfide ambientali. La problematicità delle trasformazioni in atto si ripercuote anche nell’ambito della gestione delle acque, in particolare sulle Alpi, dove la siccità non è solo più una minaccia, ma un dato di realtà inedito con cui fare i conti.
I processi in corso stanno avendo un impatto significativo sugli ecosistemi alpini, con temperature medie tra le più alte mai registrate, un aumento delle perdite per evaporazione e una riduzione drastica delle precipitazioni. I torrenti, i fiumi e i laghi, ovvero le forme naturali che l’acqua prende sul nostro territorio, sono in estrema sofferenza, in alcuni casi a portata più che dimezzata. Questo, a sua volta, ha gravi conseguenze per le popolazioni locali, le attività agricole e l’intero ecosistema.

Il Comitato per la Difesa delle Acque del Trentino chiede che vengano immediatamente messe in campo politiche lungimiranti volte alla tutela e alla riqualificazione degli ecosistemi fluviali. È necessario mettere in discussione e rivalutare, alla luce dei più recenti dati scientifici, tutti quegli interventi umani, che hanno impedito ai corsi d’acqua di compiere al massimo il loro insostituibile ruolo attivo all’interno degli ecosistemi alpini.
Pesanti modificazioni morfologiche, costruzione di opere che hanno determinato una frammentazione dei corsi d’acqua, distruzione e perdita di habitat di fondamentale importanza per la fauna selvatica, danneggiamenti reiterati e ingiustificati della vegetazione riparia, scarsa manutenzione delle infrastrutture degli acquedotti: nel tempo sono stati compiuti molti errori. E’ tempo di iniziare ad invertire la rotta, dando il corretto valore e il giusto spazio alle nostre acque.

Da un lato, appare quanto mai necessario un cospicuo investimento nelle cosiddette infrastrutture ecologiche.
Chiediamo interventi di riqualificazione fluviale, di gestione conservativa della vegetazione delle fasce riparie e di diversificazione biologica degli ambienti agricoli, tutte azioni che incrementano la resilienza dei nostri ecosistemi. Chiediamo inoltre che vengano realizzate o riqualificate un cospicuo numero di zone umide, ambienti che svolgono importanti servizi ecosistemici come la mitigazione delle inondazioni, la purificazione dell’acqua, l’eliminazione di inquinanti, il mantenimento della biodiversità e la ricarica delle falde.

E’ dunque stringente la necessità di azzerare gli sprechi ed aumentare drasticamente il riciclo dell’acqua. Dalla riparazione delle spesso esorbitanti perdite della rete degli acquedotti all’efficientamento degli impianti di depurazione, unitamente al contrasto degli sprechi in ambito domestico, industriale ed agricolo, sono molte le azioni che possono essere intraprese per un uso razionale della risorsa. Il riutilizzo delle acque reflue trattate, l’uso dell’eccedenza delle precipitazioni per favorire la creazione di riserve e la ricarica delle falde, l’adozione di sistemi di irrigazione a goccia supportati da strumenti informatici, l’adozione e l’implementazione di tecnologie per il monitoraggio. E ancora, perseguendo la diminuzione dell’impronta idrica nei processi produttivi, l’assegnazione di vere e proprie quote d’acqua per i vari utilizzi, che possano variare di anno in anno a seconda del bilancio idrico, così come utilizzo di tariffazioni maggiorate per gli utilizzi sopra quota. Queste sono tecniche consolidate e già applicate con successo in paesi con limitato approvvigionamento idrico, come Israele, che devono iniziare ad essere esempi da imitare. Questi sono imperativi operativi a cui il nostro tempo siccitoso ci richiama.

Occorre inoltre un vero e proprio cambio di passo culturale per un Paese che ancora non è consapevole della necessità del risparmio idrico. Vanno introdotti programmi educativi volti alla diffusione di una maggiore consapevolezza sul valore di una risorsa estremamente limitata e dunque non sempre disponibile né tantomeno gratuita. L’acqua è una risorsa preziosa e indispensabile per la vita sul nostro piccolo-grande pianeta. In questo giorno speciale, il Comitato per la Difesa delle Acque del Trentino invita tutti i cittadini e le istituzioni a impegnarsi per proteggere e onorare questo bene naturale di inestimabile valore.

 

 

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Tommaso Bonazza

Portavoce del Comitato Permanente per la Difesa delle Acque del Trentino

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