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COMITATI “QUARANTA E TREMILIONI“ – “LEGALITÀ E TRASPARENZA TN-AA“ * CONIFERE NATALE: «COMUNE LEDRO, DIFFIDA PER TAGLIO E RIMOZIONE»

Scritto da
18.22 - sabato 9 novembre 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Al Sindaco del Comune di Ledro
Alla Giunta Comunale di ledro
Al Consiglio Comunale di Ledro
Al Segretario Comunale di Ledro

e pc. Alla Polizia Locale Alto Garda e Ledro
e pc. Al Servizio Foreste e fauna della Provincia di Trento
e pc.Al Comando Stazione Carabinieri di Bezzecca Ledro

 

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Diffida taglio albero di Natale per il Vaticano. Taglio alberi di Natale. Formulo la presente in nome e per conto degli aderenti al “Comitato Quaranta e tremilioni” con sede in Ledro, via Ampola 31 e al “Comitato per la Legalità e la Trasparenza del Trentino Alto Adige”, con sede in Rovereto, via Campagnole 30, onde diffidare gli Spett.li Enti in indirizzo dal procedere a qualsivoglia attività di taglio e rimozione di conifere da destinare ad alberi di Natale e ciò a prescindere da eventuali decisioni precedentemente assunte in merito.

Ai sensi dell’art.13 del DPP. 14 aprile 2011 n.8-86/L. Prov.le 23 maggio 2007 n.11 infatti, il taglio in bosco di conifere da destinare ad alberi di Natale è ammesso durante i mesi di novembre e dicembre di ogni anno nei soli popolamenti assoggettabili a sfolli o diradamenti.

Nel ricordare che a tal fine la struttura provinciale competente in materia di foreste, deve provvedere anticipatamente all’uopo, apponendo appositi sigilli sui fusti degli alberi da prelevarsi nelle sole zone consentite, individuate nei piani forestali e montani in apposito elenco trasmesso anche alle strutture provinciali preposte alla tutela paesaggistica, non risulta che a tutt’oggi ciò sia stato fatto, né che sussistano indicazioni della/e particella/e fondiaria/e indicata/e dal Comune di Ledro o dalla Provincia di Trento quali aree di popolamento ove vengano permessi ex lege gli sfolli o i diradamenti in parola.

Qualora i suddetti tagli dovessero essere eseguiti al di fuori delle prescrizioni normative, si configurerebbe un danno a carico dell’intera Comunità di Ledro, sia per l’ingiustificata, tardiva e arbitraria distruzione di un patrimonio comune (oltre alla lesione, se sussistenti, di eventuali diritti di proprietà) sia di immagine, laddove il territorio di Ledro emergerebbe alle cronache come zona ove si perpetrano gravi danni ecologici e culturali (spesso si dimentica che con gli alberi scompare anche un prezioso patrimonio culturale).

A maggior ragione, qualora si tratti di alberi monumentali di 20-30 metri di altezza, custodi di memorie storiche in quanto posti al confine di quello che fu l’impero Asburgico meridionale,testimoni di fatti d’arme del 1700, come ricorda la stele degli Sizzeridi Ledro contro Vendome, posta a 50 metri di distanza da uno degli abeti asseritamente individuati per il taglio.

Ciò premesso, secondo le finalità Statutarie dei Comitati miei mandanti, invio la presente diffida, da intendersi anche quale istanza di revoca in autotutela di eventuali delibere già assunte in materia, nonché quale istanza di accesso ai documenti amministrativi ex art.22 L. 241/90 ( atteso il diniego da parte del Sindaco a fornire concrete indicazioni circa l’ubicazione del/degli albero/i destinato/i al taglio/i) e porgo distinti saluti.

 

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Avv. Gloria Canestrini

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