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CMST * CIRCONVALLAZIONE FERROVIARIA TRENTO: « OK SEQUESTRO AREA EX SCALO FILLZI, ORA SI DIA SEGUITO A REVISIONE DEL “PFTE“ »

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08.58 - lunedì 31 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Sequestro area cantiere. Circonvallazione di Trento. Nel prendere atto del sequestro di un’area del cantiere nell’ex scalo Filzi, esprimiamo piena soddisfazione per quest’intervento della Magistratura. Non vogliamo commentare, nel dettaglio, le problematiche connesse a questo sequestro cautelativo, in quanto sono in corso indagini e non intendiamo minimamente interferire. Siamo fiduciosi sull’esito positivo delle indagini in corso e vogliamo sapere se sono stati commessi reati di disastro ambientale e inquinamento e se si sono ravvisate responsabilità. D’altra parte, riteniamo indispensabile e improrogabile, perseguire la trasparenza sulla progettazione e realizzazione di questa opera che il Comitato Mobilità Sostenibile Trentino CMST non ha mai tentato di bloccare. Il CMST ha sempre proposto di modificare il tracciato di RFI ITALFERR con l’imbocco della galleria Trento più a Nord, rispetto a quello attuale.

Infatti nel luglio 2022 il CMST ha inviato al Comitato Speciale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, a RFI SPA, al Comune di Trento e agli altri comuni interessati, alla Provincia Autonoma di Trento, la cartografia della proposta progettuale elaborata dall’ing. Alberto Baccega, chiedendo un’audizione. La proposta è stata ignorata da tutti e con arroganza e autoreferenzialità si è voluto procedere con questo progetto che presenta n.266 criticità e problematiche ambientali e sociali di notevoli entità.
Nella conferenza stampa del settembre 2022 tenutasi nella stazione Trento Male’ il CMST ha spiegato in modo esauriente che il progetto di RFI ITALFERR andava modificato, con minori impatti. La registrazione video di tale conferenza stampa è nella pagina Facebook del nostro Comitato.

Più recentemente il CMST ha proposto al Comune di Trento e alla PAT di farsi promotori di una richiesta di moratoria, presso il governo nazionale e la Comunità Europea, di due anni per rivedere il PFTE. Nessuna risposta. Si è preferito marciare a “testa bassa” nell’aggiudicare i lavori e aprire la fase realizzativa. RFI ha annunciato la elaborazione del PFTE PLUS. Questa documentazione non è stata resa pubblica e invece è in possesso dell’Osservatorio ambientale e per la sicurezza del lavoro, del Comune e della PAT.

Il CMST ha pertanto proceduto con una richiesta esplicita a RFI SPA e l’accesso agli atti civico generalizzato presso il Comune di Trento, l’Osservatorio A SL e la Provincia Autonoma di Trento, per conoscere il contenuto del PFTE PLUS.. Finora nessuna risposta, tranne quella del Comune di Trento che ha applicato le procedure previste, sospendendo la richiesta, in attesa di opposizione o meno da parte di RFI.. In questa documentazione dovrebbero essere indicate le modificazioni progettuali, per il recepimento delle prescrizioni/raccomandazioni contenute nell’allegato alla Ordinanza n. 3 della Commissaria Straordinaria ing. Paola Firmi. Tra queste la prescrizione B20 della Provincia Autonoma di Trento, riguardante la caratterizzazione “…dei suoli dell’ex scalo Filzi, in quanto area che ha ospitato attività di movimentazione di vari tipi di merci da oltre un secolo.”

Inoltre il CMST ha presentato all’Osservatorio A e SL il Dossier dove sono state poste n.32 domande sui rischi connessi al trasporto di merci pericolose che continueranno ad attraversare il centro abitato di Trento Nord e sui rischi di rumore e di vibrazioni sia in fase di cantierizzazione che in fase di futuro esercizio ferroviario. Sono pervenute da parte dell’Osservatorio risposte lacunose e incomplete e il diniego a fornire dati sulle merci pericolose, in quanto “ritenuti dati sensibili” da RFI SPA.
Ed è per questo che il CMST ha richiesto l’istituzione di un Osservatorio nazionale con maggiori poteri, come previsto dal decreto legislativo 152/2006. Non comprendiamo tale reticenza nel fornire informazioni che riguardano la salute e la sicurezza della popolazione di Trento che verrà coinvolta nella realizzazione di questo progetto.

A tal proposito il CMST sta elaborando il DOSSIER PLUS nel quale verranno svolte ulteriori considerazioni e fatte nuove domande di carattere tecnico e politico su merci pericolose, rumore e vibrazioni. Infine il CMST richiede che dopo questo significativo intervento di sequestro da parte della Magistratura si dia seguito ad una revisione del PFTE, nella massima trasparenza e un diverso tracciato che non interessi le aree limitrofe dell’ex Area Sloi ed ex Carbochimica, con l’imbocco della Galleria Trento più a Nord, come è stato proposto dal nostro Comitato.

 

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I portavoce

Ing. Ezio Viglietti

Ing. Pina Lopardo

 

CMST- Comitato Mobilità Sostenibile Trentino “Ing. Alberto Baccega”

 

 

 

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