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CISL TRENTINO * MANOVRA GOVERNO: BEZZI, « SCEGLIAMO DI NON SCIOPERARE IN QUESTO MOMENTO, IL RUOLO DEL SINDACATO E COSTRUIRE MOMENTI DI DIALOGO E CONFRONTO »

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16.27 - martedì 13 dicembre 2022

Riteniamo sia utile spiegare le motivazioni che hanno spinto la CISL del Trentino a non indire scioperi o manifestazioni sul tema della manovra finanziaria del Governo. Come CISL diamo un giudizio articolato sui contenuti della legge di bilancio, ne vediamo luci e ombre. Per discutere dei contenuti della manovra e per accompagnarne l’iter parlamentare si svolgerà a Roma il 15 dicembre una grande assemblea nazionale con delegati e pensionati. In questo momento riteniamo che lo sciopero possa essere interpretato come un’azione politica e che conseguentemente sia dannoso per la credibilità di un sindacato responsabile, concertativo, libero e autonomo dalla politica.

I due terzi di dotazione finanziaria della manovra sono stanziati per dare continuità e consolidare le misure per fronteggiare l’emergenza legata all’aumento dei prezzi energetici e dei beni alimentari sino a fine marzo. È una misura che avevamo sollecitato per sostenere famiglie, lavoratori dipendenti e imprese schiacciati e in sofferenza dall’aumento dei prezzi dell’energia e dell’inflazione. Importante aver aggiunto ai 2 punti di taglio del cuneo fiscale un ulteriore punto anche se chiediamo di alzare l’asticella dai 20 mila ai 35 mila euro; importante aver rafforzato il pacchetto famiglia l’assegno sul nucleo familiare e ulteriori 30 giorni di congedi parentali indennizzati all’80% rivolte alle mamme, chiediamo che siano allargati anche ai papà; importante il taglio ulteriore della detassazione sul salario di produttività così come il fondo che viene destinato per sostenere le famiglie in sofferenza.

Ci sono anche degli aspetti di criticità che pensiamo vadano cambiati durante il percorso parlamentare. La piena indicizzazione delle pensioni; assicurare gli attuali requisiti per opzione donna togliendo i vincoli che limitano e restringono il campo d’azione. Riteniamo sbagliato innalzare i voucher a 10mila euro perché c’è il rischio di destrutturare il sistema contrattuale sia agricolo che del terziario. Bisogna fare un rafforzamento dell’esonero contributivo per le aziende che stabilizzano gli under 35 crediamo che vada alzata la soglia; c’è bisogno di maggiori investimenti su scuola e sanità. Serve una vera lotta all’evasione fiscale, occorre rafforzare la tracciabilità dei pagamenti e sono sbagliati lo stralcio dei debiti fino a mille euro e la flex tax per il regime forfettario. Serve una reale progressività non risparmi fiscali per pochi.

Consideriamo importante la disponibilità del governo di attivare tavoli di confronto su alcuni temi per noi importanti: salute e sicurezza, la riforma del sistema pensionistico e previdenziale, le politiche industriali. Pensiamo che il ruolo del sindacato sia costruire momenti di dialogo e di confronto, adesso dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Di qui la scelta di non manifestare in questo momento.

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IL SEGRETARIO GENERALE

Michele Bezzi

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