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CIA – AMBROSI – ROSSATO (FDI) * CANI ALLA CATENA: « PRESTO IN AULA IL DDL PER FERMARE QUESTA PRATICA CHE CAUSA SOFFERENZA AGLI ANIMALI »

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16.02 - mercoledì 1 giugno 2022

Cani alla catena – Cia (FdI): Presto in aula il Ddl per fermare questa pratica che causa sofferenza agli animali.

Ha passato oggi il vaglio della Quarta commissione il disegno di legge che ho presentato per vietare l’ignobile usanza di tenere il proprio cane alla catena. Ddl che è ora pronto per approdare in Consiglio provinciale. Si tratta di un documento formulato recependo l’istanza di numerose trentine e trentini che ho avuto modo di incontrare nei gazebo organizzati su tutto il territorio provinciale. Un’istanza che ho da subito accolto appieno essendo io stesso proprietario di un cane, e dunque particolarmente sensibile sull’argomento.

Molti di noi conoscono bene il profondo e sincero legame che si instaura tra una persona ed il proprio cane. Un legame che in tanti hanno avuto modo di comprendere durante la pandemia, quando si è assistito a un vero e proprio boom di acquisti e adozioni per cani che hanno così trovato una casa nei periodi di lockdown. La vicinanza di un animale d’affezione è stata spesso fondamentale per l’umore e la salute psicologica di persone sole, anziani e famiglie alle prese con la socialità limitata causata dalle misure restrittive a contrasto del Covid. Purtroppo però, molti altri non hanno compreso questo legame, e le responsabilità che esso comporta, come testimoniano gli abbandoni degli ultimi mesi.

La responsabilizzazione del proprietario è proprio il fine del disegno di legge che ho depositato. Un cane non è infatti un oggetto, ma un essere vivente e senziente con specifiche esigenze, tra cui quella di camminare e di correre, che non sono meramente legate alla necessità dell’animale di espletare i propri bisogni fisiologici, ma anche e soprattutto all’importanza di avere contatti continuativi con l’ambiente esterno e con i suoi simili, evitando così la potenziale insorgenza di comportamenti aggressivi. Di conseguenza, costringere un cane a rimanere legato alla catena per lungo tempo è una pratica che, inevitabilmente, causa stress psicologico e sofferenza.

Un cane fermo alla catena che non gli permette di muoversi liberamente, accedere agevolmente alla cuccia o alla ciotola con cibo e acqua, è inoltre impossibilitato a fuggire in caso di calamità come incendi, fenomeni alluvionali estremi o esondazioni torrentizie/fluviali. Per questo, con il mio Ddl intendo vietare la pratica della detenzione del cane alla catena in Trentino. La legge provinciale sugli animali d’affezione del 2012 già prevede un divieto di detenzione del cane alla catena, ma la norma è talmente ambigua che risulta sostanzialmente inefficace, anche e soprattutto perché non sono previste sanzioni per i trasgressori.

La legge che ho presentato inasprisce le sanzioni fino a un massimo di 800 euro, fungendo così da forte deterrente per i trasgressori.
Durante la trattazione in Commissione ho appezzato l’accoglimento da parte della Giunta provinciale di una mia proposta finalizzata ad accorpare al mio un Ddl analogo d’iniziativa giuntale, presentato però successivamente. Trattare un altro documento con il medesimo contenuto sarebbe stato infatti ridondante e avrebbe rallentato i lavori della Commissione, impiegando tempo ed energie ora disponibili per vagliare nuove proposte in favore dei trentini. Il pieno sostegno della Giunta al mio Ddl permette dunque un iter snello e veloce verso la trattazione in Aula.

 

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Cons. Claudio Cia
Presidente del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia

Cons. Alessia Ambrosi

Cons. Katia Rossato

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