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CIA – AMBROSI – ROSSATO * CLIMA: “ PORTE APERTE E CLIMATIZZATORE ACCESO, NON BASTA ESSERE I MIGLIORI AL MONDO BISOGNA ESSERE I MIGLIORI PER IL MONDO “

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14.55 - giovedì 14 luglio 2022

Porte aperte e climatizzatore acceso, Cia (FdI):
“Non basta essere i migliori al mondo, bisogna essere i migliori per il mondo”.
Spesso, soprattutto in momenti di particolare crisi energetica e ambientale come quello che stiamo vivendo, ci capita di parlare (anche con convinzione) di tematiche ambientali, salvo poi non accorgerci che nei piccoli gesti quotidiani continuiamo a commettere degli errori che finiscono inevitabilmente per danneggiare noi stessi e tutto ciò che ci circonda. A sentir parlare alcuni, pare che questi problemi siano causati solamente dagli altri. Accade allora, che mentre si fanno due passi nei nostri centri abitati, ci si imbatta in esercizi commerciali con le porte spalancate e una forte corrente di aria gelida (in estate, mentre in inverno è calda) proveniente dall’interno. I negozianti ci dicono che è tutta una questione di marketing, che la porta chiusa è percepita dal cliente come una barriera, un ostacolo per cui non si sente a proprio agio a entrare.

Secondo uno studio commissionato dagli attivisti di Close the Door del 2010, tenere le porte aperte degli esercizi commerciali avrebbe un impatto negativo non solo sull’ambiente, ma anche sulla salute di clienti e commercianti. Va evidenziato che, sempre secondo questo studio, il semplice gesto di chiudere la porta, per un esercizio commerciale di media grandezza (da 70 a 150 m2) comporterebbe un risparmio energetico dal 30% a più del 50% per quanto riguarda la sola climatizzazione del locale.

E’ quindi palese che, se da un lato un buon compromesso potrebbe essere raggiunto implementando l’utilizzo di porte scorrevoli ad apertura automatica grazie a sensori che rilevino la presenza ravvicinata delle persone, dall’altro sia noi consumatori, sia i commercianti dovremmo impegnarci maggiormente, non solo per la nostra salute e per l’ambiente, ma anche per il benessere del nostro portafoglio che, alla luce della crisi energetica che stiamo vivendo e che non accenna a placarsi, ne trarrebbe sicuramente un ottimo giovamento. Continuando invece sulla strada già intrapresa fino al momento attuale, il rischio è quello di apparire veramente ridicoli quando, quest’inverno, ci troveremo a chiedere alle persone anziane e ammalate di abbassare il termostato di un grado per risparmiare qualcosina.

Al giorno d’oggi, come spesso ci ricordano alcuni imprenditori illuminati, non è più sufficiente essere i migliori al mondo, occorre essere anche i migliori per il mondo. E’ quindi in quest’ottica che, come già proposto alcuni anni fa da alcuni colleghi e mettendo in atto un comportamento positivo già applicato in molti Paesi del mondo, invece di obbligare con ordinanze gli esercenti a chiudere le porte dei loro locali, bisognerebbe premiare coloro che lo fanno con un adesivo da appiccicarvi sopra, cosicché anche il cliente percepisca il valore aggiunto di entrare in un negozio che non ha a cuore solamente il profitto, ma anche il benessere del consumatore e del nostro pianeta.

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Cons. Claudio Cia
Presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia Cons. Alessia Ambrosi
Cons. Katia Rossato

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