Economia sociale sì, anche per chi ci lavora! Associazioni e realtà cooperative hanno reso più socialmente responsabile il sistema economico trentino.
Assistiamo però sempre più spesso anche nel settore cooperativo ad iniziative che poco hanno a che vedere con il suo spirito originario e siamo preoccupati del fatto che a pagarne le conseguenze siano le lavoratrici ed i lavoratori e con essi la qualità di molti servizi gestiti con professionalità e dedizione da migliaia di addetti ogni giorno.
Il presidente Fugatti smetta di ignorare le nostre richieste! Se la persona è al centro dell’economia sociale allora serve:
– aumentare i trasferimenti provinciali sul fondo socio-assistenziale delle Comunità di Valle per potenziare i servizi di assistenza a minori, adulti, disabili e anziani e migliorare le condizioni di lavoro di quasi 10mila addetti;
– ripristinare gli investimenti nell’accoglienza di profughi e richiedenti asilo, eliminando i vincoli ingiustificati sulla residenza, anche per valorizzare le capacità dimostrate negli anni nel campo dell’inclusione da decine di enti e associazioni locali
– eliminare progressivamente il differenziale salariale rispetto al sistema pubblico sostenendo la contrattazione di secondo livello anche territoriale (bloccata da oltre 10 anni) e riconoscendo i trattamenti di miglior favore negoziati a tutti i livelli
– riconoscere agli enti gestori i corretti inquadramenti del personale in particolare nelle attività educative e in quelle socio-assistenziali
– superare lo strumento dell’appalto nell’affidamento dei servizi educativi e assistenziali a favore della co-progettazione
– definire un sistema compiuto di certificazione delle competenze per rafforzare la qualità di servizi e facilitare così la possibilità di acquisire i titoli a tutti gli addetti
– istituire un fondo provinciale per la formazione continua e l’apprendimento permanente per sostenere la qualificazione degli addetti del settori socio-assistenziale ed educativo
– aprire un confronto vero sul tema dell’assistenza territoriale in vista dell’implementazione anche in Trentino delle riforme previste dal Pnrr