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CGIL CISL UIL SCUOLA / TRENTINO * CONTRATTI TEMPO DETERMINATO: « ART 93 LEGGE 5/2006, LA NORMA OFFRE LA POSSIBILITÀ DI BYPASSARE LE GRADUATORIE D’ISTITUTO »

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19.49 - venerdì 2 settembre 2022

La giostra delle assunzioni. Cisl Scuola, Fcl Cgil e Uil Scuola Rua stanno monitorando gli effetti dell’applicazione della nuova misura di assunzione definita dall’art 93 della legge 5/2006, la Legge provinciale della Scuola trentina.

Una norma introdotta in finanziaria provinciale approvata nel dicembre 2021, duramente contestata per parte sindacale. Se da un lato dalla legge si sono cancellati gli ambiti territoriali e la chiamata diretta, la stessa parrebbe reintrodotta anche se solo per i docenti a tempo determinato.

Come si sa, la norma prevede da quest’anno l’estensione ai Dirigenti scolastici della possibilità di conferma dei contratti di lavoro a tempo determinato fino ad oggi facoltà esclusiva del Dirigente del servizio provinciale competente.

Cisl Scuola, Flc Cgil e Uil Scuola Rua hanno da subito fatto presente che la normativa introdotta a dicembre, pur partendo da un buon presupposto e cioè favorire la continuità didattica, avrebbe avuto effetto sui contratti già in essere, con il rischio di creare situazioni di disparità di opportunità lavorativa. Non solo: la norma, di fatto, offre la possibilità di bypassare graduatorie d’istituto, togliendo trasparenza all’acquisizione dei contratti a tempo determinato.

Così è stato!

Per alcuni docenti la conferma si è trasformata in un’ottima opportunità di lavoro, poiché avevano operato una buona scelta, fortunata senza saperlo, nel settembre 2021.

L’altra faccia della medaglia ci mostra purtroppo alcune situazioni fortemente critiche, un paio di esempi…Docenti che a settembre 2021 hanno firmato un contratto di poche ore (per alcune Classi di Concorso è complicato l’accesso al lavoro per la penuria di posti), due settimane fa hanno confermato al Dirigente scolastico la propria disponibilità nella non consapevolezza che avrebbero rischiato di non vedersi assegnati, nello stesso istituto, i completamenti di orario dello scorso anno per arrivare così ad una retribuzione accettabile;

Docenti che nelle graduatorie di istituto hanno posizioni alte (acquisite già nel 2021, oppure “raggiunte” per la fuoriuscita di docenti posizionati sopra), i quali lo scorso anno avevano fatto scelte diverse nella non prevedibilità della nuova regolamentazione (che di fatto blinda i contratti), gli stessi non avranno accesso ai contratti confermati a colleghi, magari, non presenti nelle stesse graduatorie dello stesso istituto sede delle proposte di lavoro.

Cisl Scuola, Flc Cgil e Uil Scuola Rua denunciano che è stata loro negata l’opportunità di comprendere tutte le possibili implicazioni che si sarebbero potute verificare all’entrata in vigore della norma, poiché l’Amministrazione Provinciale è venuta meno al rispetto del CCPL 2006/2009 che prevede l’invio alle Organizzazioni Sindacali dell’informativa relativa alle modalità organizzative delle assunzioni del personale; le stesse modalità sono state però trasmesse direttamente ai Dirigenti scolastici.

Cisl Scuola, Flc Cgil e Uil Scuola Rua si sono attivate immediatamente “rincorrendo” le circolari e chiedendo informazioni, tuttavia non sono state messe nelle condizioni di operare in modo ottimale poiché è mancato un confronto con il Dipartimento e l’Assessore all’Istruzione, più volte richiesto.

È stato sollecitato unitariamente un incontro urgente all’Assessore all’Istruzione unitamente al Dipartimento Istruzione per portare alla loro attenzione le nostre osservazioni frutto delle continue segnalazioni da parte delle nostre associate e dei nostri associati, per i quali l’art 93 è equivalso ad un giro di giostra: assunto chi prende la coda di volpe!

 

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Monica Bolognani

Cisl Scuola

 

Cinzia Mazzacca

Flc Cgil

 

Pietro Di Fiore

Uil Scuola Rua

 

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