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CGIL CISL UIL E ACLI * WELFARE PROVINCIALE: « LA GIUNTA CONFERMA LA VOLONTÀ DI DISCRIMINARE, VISIONE MIOPE CHE NON GUARDA AL FUTURO DELLA NOSTRA COMUNITÀ »

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14.29 - giovedì 10 novembre 2022

Welfare provinciale. La Giunta conferma la volontà di discriminare. Cgil Cisl Uil e Acli contro la scelta di bocciare il disegno di legge che eliminava il vincolo di dieci anni per l’assegno unico: “Visione miope che non guarda al futuro della nostra comunità”.

Dichiarazioni dei segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti e del presidente Luca Oliver

In quanto a coerenza la Giunta provinciale e il presidente Fugatti non si smentiscono e sulla discriminazione delle misure di sostegno alle famiglie non falliscono un colpo. Non c’è altro che volontà di discriminare tra cittadini di serie A e cittadini di serie B nella scelta di bocciare il disegno di legge che chiedeva di abolire il vincolo di dieci anni di residenza in Italia per accedere all’assegno unico provinciale. La stessa volontà che spinge l’Esecutivo ad opporsi alla decisione del Giudice sul bonus bebè. Il Tribunale ha chiarito che escludere da quella misura i bambini nati in Trentino da genitori stranieri è discriminatorio. La Giunta insiste e presenta appello.

Così come aveva già fatto con l’accesso all’alloggio popolare. Salvo poi vedersi smentita dal Giudice e condannata dalla Corte dei conti.
Eppure in questo modo non si fa l’interesse dei trentini, ma esattamente l’opposto. Si soffia sul fuoco del malcontento per ricavarne consenso, ignorando, colpevolmente, che non solo è inaccettabile discriminare i cittadini, speculare sul futuro dei bambini, ma è anche miope perché queste scelte non fanno gli interessi della nostra comunità. Siamo una società che invecchia, con sempre meno bambini e sempre maggiore bisogno di assistenza per i nostri anziani; le nostre imprese faticano a trovare lavoratrici e lavoratori e in futuro, per il calo demografico, faticheranno ancora di più.

In questo quadro invece che investire in accoglienza e integrazione, in misure che facilitino l’inserimento nella nostra comunità anche dei cittadini stranieri, si continua ad alimentare divisioni di cui pagheremo il conto tutti. E agitando lo spauracchio degli stranieri si distoglie l’attenzione dai veri problemi, dalle emergenze in cui vivono molte famiglie. Emergenze di fronte alla quale la giunta resta immobile.

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