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CENTROSANTACHIARA.IT * “ED È GIÀ TRADIZIONE“: « PRESENTATA LA PUBBLICAZIONE DEDICATA AI 40 ANNI DELLE FESTE VIGILIANE, CURATA DALLA FONDAZIONE MUSEO STORICO TRENTINO »

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14.03 - sabato 17 giugno 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Si è svolto questa mattina, sabato 17 giugno, a Palazzo Geremia il primo dei due incontri organizzati per celebrare e ricordare questi primi 40 anni delle FESTE VIGILIANE. Per suggellare l’importante traguardo dei 40 anni, è stata presentata oggi alla cittadinanza una pubblicazione interamente dedicata alle feste patronali dal titolo Ed è già tradizione. Quarant’anni di Feste Vigiliane, curata dalla Fondazione Museo Storico del Trentino, al cui interno sono stati raccolti immagini, documenti e i passaggi più significativi di questa festa tradizional-popolare.

L’incontro a Palazzo Geremia ha inoltre rappresentato una preziosa occasione per incontrare e ascoltare i protagonisti di questi primi 40 anni di Feste. Nel corso della mattinata si sono alternate le testimonianze e i ricordi degli ultimi quattro sindaci della città di Trento (Lorenzo Dellai, Alberto Pacher, Alessandro Andreatta e Franco Ianeselli), dell’arcivescovo emerito di Trento Mons. Luigi Bressan, di Carlo Fait (presidente del Centro Servizi Culturali S. Chiara fino al 2010) e Sergio Divina (attuale presidente del Centro S. Chiara), di Guido Malossini (ideatore e storico patron delle Feste Vigiliane), di Marco Lazzeri (presidente ProLoco Centro Storico Trento), oltre agli interventi di Giorgio Fracalossi (presidente di Cassa Centrale Banca), e Davide Leveghi (ricercatore Fondazione Museo Storico del Trentino e curatore della pubblicazione).

Mercoledì 20 giugno 1984, dopo un anno di “rodaggio”, il Comune di Trento e l’Azienda autonoma per il turismo di Trento inaugurano la prima edizione delle Feste Vigiliane. Nel 2023, quarant’anni dopo, l’occasione dell’anniversario “tondo” ha spinto il Centro Servizi Culturali Santa Chiara, ente organizzatore della rassegna, ad affidare alla Fondazione Museo storico del Trentino il compito di ricostruirne la storia. La Fondazione ha accolto con entusiasmo la sfida, in linea con le finalità statutarie dell’istituzione che «opera per la valorizzazione della storia della città di Trento». Ne è nata una pubblicazione di 180 pagine che è stata intitolata «Ed è già tradizione». Quarant’anni di Feste vigiliane.
In questa iniziativa editoriale, realizzata anche con la collaborazione della ProLoco Centro Storico Trento, i saggi di taglio storico, antropologico e sociologico, si affiancano al racconto giornalistico delle 40 edizioni e alle testimonianze di alcuni protagonisti dei momenti iconici delle Feste. Il tutto corredato da un suggestivo e variegato apparato fotografico.
Il saggio iniziale Le vigiliane prima delle vigiliane, firmato dal ricercatore della Fondazione Museo storico Anselmo Vilardi, ripercorre per immagini una storia, quella della celebrazione del patrono cittadino, che affonda le sue radici nel XVII secolo.
Pubblicazioni speciali, eventi sportivi e molto altro – soprattutto gli spettacoli pirotecnici, attestati già dalla fine del Cinquecento – affollano i giorni attorno al 26 giugno, ma sarà solo negli anni ottanta del Novecento che si darà vita a una rassegna capace di rilanciare turisticamente la città e creare identità. Di questo contesto parla la ricercatrice della Fondazione Museo storico Elena Tonezzer nel suo saggio dal titolo Le feste vigiliane: nuova energia par l’antico patrono.
La ricercatrice dell’Università di Trento Marta Villa, nel suo Feste vigiliane tra gioco, cibo e identità collettiva, offre una lettura antropologia e riflette, appunto, sull’importanza sociale dei riti che coinvolgono la comunità come le feste cittadine e le sagre di paese.
Vigilio chi? Due o tre cose che sappiamo di lui, contributo firmato dal docente dell’Università di Trento Emanuele Curzel, indaga la figura di Vigilio, vescovo di Trento alla fine del IV secolo.
Il saggio finale (La liturgia della cena benedettina), più che altro una riflessione ex post a ormai dieci anni dall’ultima edizione, è affidato a Andrea Zanotti, promotore con il comitato In Dextera Athesis delle Cene benedettine, evento organizzato a latere delle Vigiliane ma divenute col tempo un momento imprescindibile delle Feste.

Il “cuore” del volume è racchiuso nello scritto Raccontare Trento e il Trentino attraverso quarant’anni di vigiliane, ed è dedicato a una rassegna giornalistica dei 40 anni trascorsi dal lancio della kermesse cittadina. Ricostruiti dal ricercatore della Fondazione Museo storico Davide Leveghi, curatore dell’intera pubblicazione, questi quattro decenni sono raccontati edizione per edizione attraverso i fatti salienti, i dibattiti e le polemiche apparsi sui giornali. I quarant’anni di Vigiliane appaiono al lettore nelle sue continuità e nelle sue rotture, nelle novità e nell’evoluzione di una rassegna passata più volte “di mano” fra diversi enti organizzatori e notevolmente cresciuta nel tempo. Nate come evento di rievocazione storica, attraverso la rielaborazione e la reinvenzione di “antiche tradizioni”, le Feste si sono col tempo trasformate in una grande festa popolare in cui convogliare iniziative d’ogni genere, portando a Trento cittadini e cittadine, trentini e trentine da tutta la provincia e turisti da tutto il mondo.

La parte finale è infine dedicata alla raccolta di testimonianze dei protagonisti delle Vigiliane: Guido Malossini, a lungo patron delle Feste, racconta la sua lunga esperienza alla guida della macchina organizzativa, mentre Lanfranco Cis, direttore artistico delle prime edizioni, ne offre uno sguardo dal punto di vista culturale. Una zatteriera e quattro rappresentanti delle maschere della “disfida” illustrano il funzionamento dei due eventi più amati dai trentini, il Palio dell’Oca e la “mascherada dei Ciusi e dei Gobj”. A monsignor Lodovico Maule, decano del Capitolo del Duomo, è stato invece affidato il compito di parlare del legame fra Trento e il suo patrono, nonché del “sacro” presente in questa rassegna profana. Del corteo storico e della fabbricazione degli abiti ne ha invece parlato la scenografa e costumista Chiara Defant, da quarant’anni presenza indispensabile delle Feste. Due ultime testimonianze, dedicate alla satira della “tonca” e del “Tribunale di penitenza”, sono state rilasciate dall’attore Andrea Castelli e da Giorgio Vianini, per molte edizioni “sventurato” figurante prestatosi a impersonare i condannati al “bagno purificatore” nelle gelide acque dell’Adige.

Una pubblicazione composita insomma, che prova a leggere in prospettiva le Feste Vigiliane, contrappuntando le parole delle testimonianze con le immagini degli avvenimenti.
Un volume che riflette sui modi in cui un evento pubblico diventa ‘tradizione’ e assolve a funzioni diverse per la comunità.
«Considero le Vigiliane un buon esempio di recupero della memoria, a partire da una grande intuizione di politica culturale che ebbe nel 1983 l’allora amministrazione comunale. Oggi sono una tradizione consolidata, hanno avuto un ruolo importante nel definire l’identità della città e continuano ad avere un valore simbolico per la comunità che ogni anno le popola». Queste le parole del presidente della Fondazione Museo storico del Trentino Giorgio Postal, che si dichiara orgoglioso che il Centro servizi culturali Santa Chiara abbia coinvolto la Fondazione in questa impresa editoriale che contribuisce alla costruzione della storia e della memoria del Trentino, tracciando alcune linee di indagine storico-culturale di ampio respiro.

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