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“CENTRO PACE ECOLOGIA“ – ROVERETO (TN) * MARCIA PERUGIA-ASSISI: MONS. MAFFEIS, « LA VIA DELLE ARMI NON ASSICURA STABILITÀ E INDEBOLISCE LA PACE »

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08.10 - lunedì 22 maggio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Un pullman dal Trentino alla marcia per la pace Perugia-Assisi. Si è svolta domenica la marcia per la pace Perugia-Assisi per la pace in Ucraina e dal Trentino hanno partecipato una cinquantina di persone seguendo lo striscione “Trasformiamo il futuro” portato dalla rete di studenti e associazioni promotrici. Una partecipazione colorata che ha visto la presenza dei trampolieri di Pace, di due gruppi scout e delle organizzazioni impegnate tra cui Cantiere di Pace, Acli, CGIL, Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, ANPI del Trentino e Centro Pace di Rovereto.

Il corteo è partito alle 9 dai Giardini del Frontone di Perugia, ed è arrivato alle 15 alla Rocca Maggiore di Assisi. A Perugia è arrivato un saluto ai partecipanti trentini anche da parte di Mons. Ivan Maffeis, vescovo di Perugia – Città della Pieve che ha dichiarato “La via delle armi non assicura stabilità e indebolisce la pace”.

Protagonisti dell’incontro sono stati i ragazzi e il mondo della scuola. Particolare attenzione è stata rivolta, proprio come la scorsa edizione, alla guerra in Ucraina, «che ci minaccia sempre più da vicino». La marcia Perugia Assisi è stata organizzata con l’obiettivo di promuovere la pace, «che va cercata, desiderata e costruita». Un appello internazionale, che riguarda tutti i conflitti in corso, lanciato con un gesto simbolico: un corteo, una marcia gomito a gomito per mostrare vicinanza e solidarietà alle persone vittime del terrore e della miseria.

«La guerra è la madre di tutti i crimini, cancella la vita, distrugge tutto quello che intere generazioni hanno costruito, devasta ciò che la natura ha generato. Per questo l’Italia ripudia la guerra», ricordano i promotori. Relativamente al conflitto in Ucraina, la continuazione della violenza e la pretesa di vincere con le armi «si stanno anche mangiando i soldi che servono per prenderci cura di noi tutti e del nostro pianeta».

La Perugia-Assisi è stata preceduta sabato dall’assemblea di “Europe For Peace” – rete di organizzazioni italiane – che grazie anche al contributo di esponenti dei movimenti pacifisti di tutta Europa ha aperto un dibattito sul bilancio di più di un anno di guerra anche in prospettiva della mobilitazione e soprattutto delle proposte politiche messe all’attenzione delle Istituzioni.

Si è ragionato su come coordinare l’iniziativa a livello continentale mettendo al centro degli sforzi il Summit Internazionale per la Pace organizzato dalla società civile internazionale il 10 e 11 giugno a Vienna. Tappa fondamentale per la costruzione di una mobilitazione pacifista e di una rete in Europa a partire dalle esperienze realizzate nei diversi Paesi.

Sergio Bassoli del Tavolo di Coordinamento di Europe For Peace ha sottolineato: «I governi stanno pericolosamente tagliando i fondi per la salute, l’educazione, le abitazioni anche per gli studenti, per comprare le armi che continuano a uccidere le vittime che dicono di voler aiutare. Si rifiuta non solo il piano di pace della Cina, ma anche la proposta di mediazione del Papa, per puntare alla pace con la vittoria delle armi, non della mediazione diplomatica. Dobbiamo attivarci per cambiare rotta ed è questo il contributo che la società civile vuole continuare a dare».

 

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Centro Pace ecologia e diritti umani – Rovereto

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