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CAVADA (LEGA) * GRANDI PREDATORI: « BENE LE DICHIARAZIONI DI DORFMANN SUI LUPI, NON PUÒ PIÙ ESSERE CONSIDERATO A RISCHIO DI ESTINZIONE »

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16.36 - mercoledì 6 settembre 2023
Ringrazio l’europarlamentare Dorfmann per aver affrontato un tema delicato come quello dei lupi anche presso le istituzioni dell’Unione europea. La situazione del lupo nel territorio italiano, e in particolare nel Trentino e in Alto Adige, è diventata estremamente preoccupante. L’aumento esponenziale della popolazione di lupi ha comportato un impatto significativo sulle attività economiche della zona, in particolare sulla zootecnia e sul turismo.
È giusto affermare che il lupo non può più essere considerato una specie a rischio di estinzione. Al contrario, la sua presenza e diffusione sempre più ampia mettono a rischio le numerose attività economiche legate all’allevamento e all’alpeggio nelle malghe dell’arco alpino.
La direttiva Habitat europea del 1992, che attualmente tutela il lupo come specie protetta sul nostro territorio, non tiene conto del cambiamento della popolazione di lupi e della sua espansione territoriale.
Non discuto sulla scelta fatta allora, ma contesto l’immobilismo che continua sul tema anche se tutto nel giro di trent’anni è cambiato sia in Trentino, sia in Italia e anche in Europa.  I dati sul lupo – così come dal sottoscritto evidenziati nel  corso delle varie sedute congiunte del Dreier Landtag – mostrano come solo nel nostro Trentino siano presenti ben 30 branchi di lupi, un numero ormai eccessivo per il nostro territorio.
È necessaria una revisione urgente di questa direttiva al fine di garantire una gestione adeguata del lupo che tenga conto dell’impatto sull’economia locale così come è fondamentale che sia data anche da autorità italiane come il Ministro dell’Ambiente e da Ispra una risposta decisa, ovvero che si dia la possibilità di un piano gestionale autonomo per il lupo per quanto concerne il territorio delle nostre province autonome.
A rischiare ogni giorno sono infatti settori delicati come quello della zootecnia e dell’economia territoriale e turistica, settori di vitale importanza per la nostra regione. L’abbandono delle numerose malghe dell’arco alpino e l’interruzione dell’alpeggio nell’Euregio sarebbero un colpo devastante per l’economia locale.
È quindi urgente che venga presa una decisione che permetta di conciliare la tutela del lupo con la sostenibilità delle attività economiche della zona.
Questo quanto dichiarato in una nota dal Consigliere provinciale Gianluca Cavada
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