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CARABINIERI – TRENTO * ATTIVITÀ VIGILANZA – STAGIONE SCIISTICA 2022-2023: « 2.802 INTERVENTI DI SOCCORSO, 7.586 PERSONE IDENTIFICATE »

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13.42 - giovedì 20 aprile 2023

La scorsa domenica si è definitivamente chiusa la stagione sciistica 2022-2023, pertanto di seguito si riporta, per quanto di possibile interesse e spunto, un consuntivo dell’operato dell’Arma sulle piste trentine. Il Comando Provinciale dispone infatti di personale specializzato, coordinato dalle dipendenti Compagnie Carabinieri di Cavalese, Riva del Garda, Cles e Rovereto, che viene impiegato per tutta la stagione invernale sui 20 principali comprensori sciistici della Provincia (vengono coperti circa 500 km di piste da sci), con compiti sia di soccorso che di polizia/vigilanza. Trattasi di oltre 50 militari dotati di formazione e attrezzatura specialistica, oltre che di mezzi istituzionali dedicati (una dozzina motoslitte e 1 gatto delle nevi).

Rivolgendo l’attenzione dell’Arma sia sui comportamenti dello sciatore sia sulla corretta gestione dei tracciati, soprattutto in termini di sicurezza, si può trarre la conclusione, da una lettura complessiva dei dati rilevati, che i comprensori sono gestiti in maniera efficiente e responsabile da parte dei gestori, e che molti degli infortuni dipendono ancora e prevalentemente dalla condotta degli utenti. Di fatto circa il 70% dei sinistri è correlato a cause accidentali (errore o cedimento dello sciatore stesso), mentre la rimanente parte è attribuibile a varie cause tra cui il 15% per la collisione tra sciatori e solo lo 0,3% per impatto contro ostacoli fissi e mobili. Tuttavia queste ultime due situazioni, ancorché residuali, sono quelle che generano i sinistri di maggiore gravità o con decesso, pertanto l’impegno dell’Arma si è rivolto positivamente a questi principali obiettivi:

diffusione/promozione/esposizione delle regole comportamentali base per l’utente, oggi ben disciplinate peraltro dalla nuova normativa di settore;

monitoraggio ed intervento (sanzioni comprese) sui comportamenti degli sciatori più imprudenti;

segnalazione, gestione o risoluzione dei pericoli potenziali presenti lungo le piste (sistemazione di reti e protezioni, segnaletica, gestione degli ostacoli e dei margini dei tracciati, etc..), privilegiando, prima ancora di un approccio repressivo (comunque necessario di fronte ad eventuali irresponsabili inerzie), una preliminare attività di consulenza nei confronti dei gestori nell’imminenza dell’apertura delle piste e stagione durante.
Non va dimenticato che in pista gli operatori dell’Arma (alla pari dei colleghi della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza) si distinguono dagli altri soccorritori per il possesso delle qualifiche di polizia giudiziaria, che consentono di seguire e valutare anche i successivi riflessi giudiziari del sinistro essendo chiamati ad accertarne anche le cause e le dinamiche.

Va sottolineato infine come la sinergia con gli imprenditori di settore e l’assessorato provinciale del turismo quest’anno sia stata determinante, sia in termini di diffusione capillare delle regole e sensibilizzazione dell’utenza, sia in relazione alla costante valutazione dei possibili rischi che emergevano via via dallo sviluppo dei tracciato, al fine di concretizzare quest’anno dati che sono risultati al minimo storico con riferimento a decessi e infortuni gravi a fronte di una stagione a detta di tutti eccezionale invece in termini di presenza.
Anche i furti di sci, fortunatamente, sono risultati in calo e su numeri estremamente modesti in relazione alle significative presenze medie giornaliere.

DATI DI NATURA OPERATIVA

• 2802 interventi di soccorso effettuati nel complessivo;
• 69 soccorsi svolti la cui gravità abbia comportato la collaborazione ed il pronto supporto di una elimedica;
• 1 soccorsi il cui primo intervento garantito dai Carabinieri ha immediatamente consentito la salvezza dello sciatore da morte certa;
• 7586 persone identificate e controllate sulle piste da sci;
• 627 rifugi e baite oggetto di controllo amministrativo o/e di polizia;
• 307 dipendenti stagionali controllati nella loro posizione;
• 214 sciatori contravvenzionato per mancato rispetto regole in piste e circa 600 “ammoniti” per comportamento pericoloso, che in alcuni casi ha generato l’infortunio altrui (la condotta più riscontrata rimane quella dell’eccessiva velocità in relazione a condizioni/situazioni della pista );
• 11 sciatori contravvenzionati per stato d’ebbrezza, allontanati dalle piste e riaccompagnati a fondo valle.
• 9 persone denunciate all’AG per altre violazioni di legge;
• 51 situazioni od ostacoli di pericolo per l’utente segnalati ai gestori e prontamente risolte;
• 52 casi trattati di furto di attrezzatura sciistica;
• 44 manifestazioni sciistiche agonistiche (livello internazionale, nazionale, provinciale e locale) per le quali si è svolto il servizio di sicurezza e/o quello di soccorso;

ALTRI DATI

• flusso medio giornaliero di passaggi nella stagione 2022/2023: 260.087.
• infortuni medi giornalieri: 21.
• Di tutti gli infortuni sciistici monitorati sulle piste di competenza, si è constatato che:
– il giorno della settimana ove si è registrato il maggior numero di infortuni è la domenica, seguito dal venerdì (costituiscono, rispettivamente, il primo e l’ultimo giorno della settimana bianca, foga/impreparazione fisica nel pirmo caso, stanchezza muscolare nel secondo); si può inoltre dire che nei fine settimana complessivamente si concentrano oltre la metà degli infortuni della stagione
– l’orario in cui si verificano più infortuni è quello che va dalle 12.00 alle 13.00;
– il totale degli infortuni vede quasi paritario il rapporto tra uomini (1386) e donne (1416);
– la fascia d’età più colpita (oggetto di infortunio), è quella che va da 11 a 20 anni;
– le cause per un 70% dei casi sono accidentali (errore o cedimento della persona stessa), mentre il rimanente 30% sono di diversa natura, tra cui sicuramente rientrano quelle che determinano le conseguenze solitamente più gravi (collisione tra due sciatori, circa il 15% dei casi, e impatto con ostacoli fissi e mobili, pari allo 0,3% circa);
– la parte del corpo più esposta è il ginocchio, seguita poi, per numero di casi, dalla spalla, dal polso, e dal cranio;
– permane un significativo dato (circa 125) di casi di malore in pista sofferti da sciatori over 60.
– In termini percentuali, la pratica dello snowboard presenta un indice di rischio di infortunio tre volte superiore rispetto all’uso dei normali sci.

CURIOSITA’

• Nel comprensorio dello Ski Center Letamar/Pampeago in data 20/12/2022 si staccava una valanga in prossimità di una pista di collegamento, che veniva prontamente chiusa fino a ripristino delle condizioni di sicurezza da parte dei militari sciatori.

• Sono stati 163 i piccoli sciatori persi dai genitori e ritrovati dai Carabinieri in servizio sulle piste. Proprio a inizio anno, I Carabinieri di Canazei erano intervenuti presso il rifugio di San Becè ove era stata segnalata la presenza di un ragazzino straniero (svizzero) che si era perso e non era in grado di fornire indicazioni circa l’alloggiamento dei propri genitori. I militari, sono risaliti al posto di lavoro del padre in Germania e da lì recuperato il recapito del genitore, che oramai rientrato nella zona di soggiorno nel bellunese nella speranza di ritrovare il figlio.

• in data 28/01/2023 in Canazei, Comprensorio Belvedere, un settantenne turista olandese è stato accompagnato a valle dai militari sciatori, con ausilio di toboga, in quanto a causa dell’abuso di bevande alcoliche non riusciva a scendere da solo, ed era un pericolo anche per gli altri sciatori. Ovviamente è stato sanzionato.

• Il 20/02/2023, a Folgaria, lungo la pista denominata “Pra Grant”, i Carabinieri hanno soccorso uno sfortunato sciatore di sessantaquattro anni che a seguito di una distrazione è finito fuori pista, scivolando in un dirupo per oltre venti metri. Il malcapitato, prontamente soccorso dai Militari, dopo la messa in sicurezza e le prime cure del caso, è stato trasportato dall’elisoccorso presso l’Ospedale Santa Chiara di Trento. Nella circostanza veniva contravvenzionato per imprudenza uno sciatore di origine Polacca che, non curante dell’elicottero in decollo e del nastro che delimitava la zona di intervento, continuava la discesa zigzagando tra i soccorritori, impegnati nelle attività

• In Val di Sole, a inizio marzo, i Carabinieri di Mezzana in collaborazione con quelli di Vermiglio, all’esito di una speditiva indagine hanno individuato gli autori di vari furti di sci commessi nell’arco di sole 24 ore. I carabinieri fermavano i due responsabili prima che questi lasciassero il Trentino al termine della loro vacanza, recuperando tutta la refurtiva.

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